Presso la sala consiliare del VI Municipio si è tenuta una conferenza di discussione sul futuro della linea ferroviaria Termini – Giardinetti. Prima della Metro C infatti, questa linea era l’unico mezzo di trasporto pubblico, su rotaie, che collegava il versante Est periferico di Roma con il centro. Da anni il servizio risulta vecchio, lento e in continuo deterioramento. Eppure questa linea rappresenta una grande risorsa per migliaia di cittadini romani e non solo. Ad aprire il dibattito municipale è stato Alberto Ilaria (M5S) Presidente del Consiglio. Presente all’evento anche il Presidente Roberto Romanella. La questione era cercare di capire, e stabilire definitivamente, l’importanza di questo servizio nonostante la neonata linea della Metro C. Alcuni infatti hanno provato a mettere in discussione la linea cercando di farla passare come un servizio pubblico ormai obsoleto. Stefano Brinchi, responsabile della segreteria tecnica del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Roma), e l’ing. Andrea Spinosa amministratore delegato sono entrati nel merito del progetto tecnico spiegando che l’attuale piano di lavoro prevede due proponimenti: da un lato la riattivazione, il ripristino e il miglioramento dell’attuale percorso e dall’altro un prolungamento del servizio. Attualmente il servizio, che in passato collegava Giardinetti con la fermata Laziali (nella prossimità della stazione Termini), si conclude con la fermata di Centocelle. Ci dice Alberto Ilaria “è utile ricordare che la competenza della ferrovia è capitolina e che la proprietà spetta ancora alla Regione Lazio”; il VI Municipio – continua il Presidente del Consiglio municipale – è chiamato in causa per il progetto di prolungamento della ferrovia che interesserà la zona di Tor Vergata. Si, la prima parte dei lavori, che dovrebbe iniziare a metà 2019, riguarderà come detto la riqualificazione della linea esistente con la sostituzione di alcune fermate considerate obsolete, come quella di Torre Spaccata (già servita pienamente dalla Metro C), in favore di nuove stazioni come quella che dovrebbe realizzarsi difronte al Policlinico Casilino. La prima fase di riqualificazione, ancora, dovrebbe riguardare anche l’ampliamento della linea fino alla stazione Termini, dato che ora la fermata Laziali dista circa 400 metri dal nodo della Metro A. Proprio di “mobilità sostenibile internodale” ha parlato il neo deputato eletto M5S Lorenzo Fioramonti, che come tutti i presenti in aula si è dichiarato assolutamente favorevole a questo servizio. Per quanto attiene invece alla seconda parte del progetto, si è parlato di un prolungamento della linea che da Giardinetti servisse l’Università di Tor Vergata, il Policlinico Tor Vergata, l’Agenzia Spaziale, la residenza universitaria e la zona di Carcaricola. Un grande investimento dunque per questa che diverrebbe una grande opera per i trasporti e la mobilità, che semplificherebbe la vita di tanti romani e non solo che lavorano nel centro di Roma. Tempi previsti per gli inizi di questo secondo nodo ferroviario? Il 2022. In questi casi si parla di un investimento davvero ingente, “assolutamente fuori dalla portata anche per il Comune di Roma” ci dice ancora Alberto Ilaria. Il progetto infatti sarà presentato al Ministero dei Trasporti senza il cui finanziamento tutto questo sarebbe impossibile. Il nostro compito – conclude Ilria – sarà di dimostrare l’utilità della ferrovia per far approvare i finanziamenti ministeriali.