Sulle strade di Tor Vergata, adiacente alla colossale struttura incompiuta della Vela di Calatrava, è presente una via sconosciuta anche a Google Maps. Parliamo esattamente della rotatoria che unisce viale Guido Carli a viale dell’Archiginnasio o viceversa. Su tale rotatoria è presente una seconda uscita, una strada che collega le vie menzionate con via di Passolombardo. In via di Passolombardo, proprio dove termina la strada sconosciuta a Google, è possibile prendere il raccordo per l’Autostrada del Sole (A1) oppure per il Grande Raccordo Anulare. La riapertura di questa strada, lunga circa 400 metri, risparmierebbe il percorso alternativo di almeno 4 chilometri. Lungo questi 4 chilometri il percorso non è affatto agevole a causa di una segnaletica carente, del passaggio di mezzi pesanti e soprattutto per la presenza di numerosi ciclisti che invadono la carreggiata. E si, parliamo di riapertura della strada, in quanto tale raccordo complanare ha funzionato egregiamente fino al 2006, per poi essere chiuso in seguito al fallimento del cantiere della “Città dello Sport”. La chiusura del cantiere è di sicuro un danno epocale del Comune di Roma nei confronti dei suoi cittadini, ma oltre tale danno perché non consentire la riapertura della strada in questione che invece era un collegamento utile, essenziale e funzionante?
Molte persone del VI Municipio, provenienti dai quartieri di Fontana Candida, Vermicino, Borghesiana, Torre Angela e Tor Vergata, Villa Verde, Tor Bella Monaca ma anche dai Castelli Romani (su tutti Frascati), si sono chieste passando per le strade di Tor Vergata, il motivo per cui questa via, che rappresenterebbe un servizio ottimale, è invece interdetta al traffico. Nella stessa zona sono presenti molte realtà lavorative davvero fondamentali non soltanto per il territorio del VI Municipio ma anche per tutta la città di Roma. Fra queste sicuramente troviamo il Policlinico Tor Vergata e la medesima Università, ma anche la sede della Banca d’Italia, l’Agenzia Spaziale, l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Dunque, dei centri di polarizzazione di assoluta importanza che portano nella zona migliaia di persone ogni giorno che, insieme a tutti gli abitanti dei territori sopra citati, a dir poco auspicherebbero l’apertura della via in questione.
A farsi carico di tale richiesta è stata la Segreteria Nazionale FIRST CISL Banca D’Italia. La sigla sindacale, nella persona della Segretaria Responsabile Antonella de Sanctis, ha scritto alla Sindaca Raggi e al Dipartimento Infrastrutture e Manutenzione Urbana del Comune di Roma, al Comune di Frascati e alla società Autostrade ANAS. Infine ha contattato la nostra redazione che, come sempre è attiva per sostenere le esigenze del territorio, cercherà di fare luce sulla questione.