Durante la trasmissione Porta a Porta andata in onda il 14 giugno su Rai 1, la Sindaca Virginia Raggi ha spiegato come mai il verde pubblico della capitale verte in condizioni che sembrano di abbandono. Roma è considerata la capitale più verde d’Europa con 44 milioni di metri quadrati tra giardini, parchi e prati. In molti hanno accusato la Prima Cittadina di aver distrutto “il gioiello” dell’Ufficio Giardini per affidare alle cooperative la manutenzione del verde di Roma. Sempre più cittadini si tassano per commissionare a ditte private il taglio dell’erba dei giardini pubblici, altri si armano di buona volontà e svolgono il compito che spetterebbe al Comune. Negli anni ‘90 il Servizio Giardini della capitale contava tra le 3 e le 4 mila unità di giardinieri che si occupavano dello sfalcio, del decoro e della potatura. Nel corso degli anni, man mano che il personale andava in pensione, si è scelto di affidare il compito alle cooperative esterne tramite l’assegnazione di appalti. Una decisione che ha comportato, in alcuni casi, che alcune di queste ditte fossero riconducibili a Mafia Capitale. Anche dopo i processi, ancora in atto, il Comune Capitolino si è ritrovato un Servizio Giardini servito da 180 unità, con le ditte collegate alla malavita spazzate via.
Cosa stia facendo oggi il M5S sul verde pubblico di Roma se lo chiedono in molti. La giunta Raggi a riguardo ha riavviato le gare pubbliche di assegnazione di appalti. Nei prossimi mesi saranno aggiudicate le commesse, nel frattempo si stanno assumendo giardinieri dall’ufficio di collocamento. Non si tornerà mai ad avere 3 mila unità. La Sindaca Raggi ha inoltre stipulato un protocollo per la falciatura e il decoro del verde pubblico con i detenuti che possono lavorare durante il giorno. L’anno scorso è stato rogato un protocollo con la prefettura per far sì che i richiedenti asilo, ossia quelle persone che stazionano in Italia per anni prima che gli sia riconosciuto lo status di rifugiato, vengano impiegati in servizi di pubblica utilità, in particolare nel verde. Di recente è stato firmato un accordo con la Coldiretti per utilizzare le pecore nell’anello esterno di Roma, dove si estende una vasta zona agricola che va mantenuta. Una soluzione che però pare sia stata adottata in ritardo e quindi non abbia apportato i benefici sperati.
A parere della Sindaca la situazione andava denunciata molti anni prima, e a farlo dovevano essere le precedenti amministrazioni che invece hanno preferito voltare le spalle. Ora si sta cercando di recuperare tutto il tempo perso, perché non è concepibile continuare a rimanere in questo limbo. Questo è quanto è stato denunciato dalla Sindaca Virginia Raggi durante la trasmissione di Bruno vespa. Nell’attesa di un intervento da parte dell’amministrazione, ci sono ancora i cittadini di Via Casale del Finocchio, del VI Municipio, che da febbraio scorso stanno aspettando che qualcuno vada a liberare un lato della strada dai resti di un albero caduto durante l’ultima nevicata. Poi ci sono gli abitanti di Via Torricella sicura, anche qui la situazione dei giardini è davvero molto critica con l’erba molto alta. Inoltre i cittadini hanno più volte denunciato la presenza abusiva di alcune persone che si sono accampate all’interno del parco trasformandolo in una discarica a cielo aperto con abbandono di immondizia ovunque, senza contare la situazione di decadimento in relazione al verde pubblico che riguarda Ponte di Nona, Lunghezza, Lunghezzina, Corcolle e zone limitrofe, anche se il problema non è solo nel VI municipio in gran parte della Capitale. Un altro problema che preoccupa i cittadini delle zone interessate dal degrado sono gli incendi, con l’avvicendarsi del caldo e con l’80% della vegetazione già tutta secca le probabilità che si inneschino roghi dolosi o accidentali è alta.
Fabiola Lucidi