Un algoritmo in grado di ridurre del 30% le flotte di autoveicoli come quella dei taxi, garantendo gli stessi livelli di servizio e senza ricorrere a viaggi condivisi, riducendo il trafficoe favorendo anche turni di lavoro ridotti ai tassisti: è stato elaborato da ricercatori dell’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIT) di Pisa, del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e della Cornell University di New York, che hanno pubblicato il loro studio sulla rivista Nature, guadagnandosi anche la copertina. Il test ha coinvolto i 13.500 taxi di New Yorknel corso di un anno, per oltre 150 milioni di viaggianalizzati.
“I precedenti tentativi dei ricercatori di ridurre le flotte di veicoli potevano funzionare per piccole quantità e non per i grandi numeri di città come New York, Milano o Roma, mentre il nostro studio rivela che è possibile ridurre in maniera significativa anche flotte molto numerose”, dice Paolo Santi del CNR-IIT. “Questa riduzione potenziale del traffico non presuppone alcuna condivisione dei viaggi da parte dei passeggeri”, precisa Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab del MIT, “ma è più semplicemente il frutto di una riorganizzazioneche potrebbe essere eseguita con una semplice app per smartphone, in tutto simile a quelle già in uso per prenotare taxi”.