Solo qualche giorno fa l’Assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari è stata al centro di polemiche dopo il sopralluogo al Tmb Salario. Lo stesso giorno sulla pagina Facebook del “Laboratorio Idee Lavoratori Ama” è partita una denuncia che spiegava come qualche giorno prima della visita l’impianto di via Salaria era stato svuotato di tutta l’immondizia riempiendo quello di Via Rocca Cencia dove i cumuli di rifiuti contenuti all’interno delle vasche di ricezione sfioravano il tetto. Davanti alle telecamere Pinuccia Montanari ha asserito che per rispondere alle esigenze e alle richieste dei cittadini era intervenuta sull’impianto del Salario trovando la situazione in buone condizioni. Le sue dichiarazioni hanno indignato i cittadini che da Fidene a Viale Libia hanno preso d’assalto il suo profilo social mostrandole una situazione completamente diversa con segnalazioni in differenti ore della giornata. Giovedì mattina Paolo Cento di Radio Roma Capitale, durante la trasmissione “Ma che parlate a fa” ha intervistato Pinuccia Montanari ponendo alla sua ospite le domande degli ascoltatori. L’Assessora ha garantito che si sta occupando in prima persona dei problemi derivanti dagli impianti di Via Salaria e Via Rocca Cencia e a breve prenderà vita un progetto in via sperimentale dove grazie ad un’app i cittadini potranno monitorare l’inquinamento dell’aria dai miasmi. Attraverso lo smartphone si potrà segnalare in qualsiasi momento della giornata la presenza di puzza avvertita in un determinato luogo. La reazione dei cittadini è stata lapidante e qualcuno ha risposto che non è necessaria un’applicazione per segnalare l’odore acre nell’aria, bastano i post di denuncia degli abitanti. Pinuccia Montanari ha ribadito l’importanza della differenziata. La sfida è raggiungere il 70% per chiudere i TMB. Il Comune resta fermo sulla decisione di non aprire una nuova “Malagrotta” come richiesto dalla Regione Lazio, ma ha individuato due luoghi per l’apertura di impianti di compostaggio e inoltre vuole realizzare delle fabbriche di materiali in cui recuperare determinate tipologie di rifiuti per esempio materassi e, seguendo la filiera del riciclaggio, rimetterli in commercio. Per realizzare tutto questo servono le autorizzazioni anche del Presidente della Regione Nicola Zingaretti. A tutti quelli che chiedono a quando la bonifica di Malagrotta, l’Assessora scarica le responsabilità sulla Regione Lazio poiché la discarica non è competenza del Comune di Roma.