Il “Parco Lineare dell’Antica via Collatina dal Parco archeologico Tiburtino-Collatino al Parco di Gabii” è un progetto ambizioso che innesta un percorso naturalistico in un territorio composto da aree verdi e archeologiche attraversate dalla TAV (tratta Tiburtina-La Rustica). Non è soltanto una pista ciclabile ma un progetto che affronta problemi di riqualificazione territoriale e di rivitalizzazioni di quegli spazi verdi che oggi vertono in uno stato pietoso di degrado e abbandono. Il Parco Lineare Roma Est è una storia di confine poichè l’area dovrebbe sorgere a ridosso de La Rustica, il quartiere romano tra il IV,V e VI Municipio che attraversa i siti rom e una buona parte di territorio delle FSI. Per sopperire a queste e altre problematiche l’unione di cittadini e associazioni ha dato vita al comitato “Il parco che non c’è” con l’obiettivo di realizzare e valorizzare il parco come bene pubblico al servizio della comunità e a tutela della salute.Il percorso ciclo-pedonale attraverserebbe cinque aree urbane: Portonaccio-Serenissima, Tor Sapienza-Colli Aniene, La Rustica, Ponte di Nona, Lunghezza fino ad arrivare alla risorsa archeologica di Gabii purtroppo poco valorizzata. Il progetto mediante la realizzazione della struttura ciclo-pedonale andrebbe a definire e rendere più accessibile e vivibile tutti i territori confinanti con la TAV e l’autostrada A24, oggi terreni fertili per gli scaricatori di rifiuti abusivi. Garantirebbe poi un riammagliamento di tutte le zone limitrofe cosicchè le persone potranno spostarsi da un quaritere all’altro a piedi o in bici in assoluta sicurezza. Inoltre collecherebbe Roma alla via Francigena, altra risorsa italiana. Gli strumenti per portare alla luce il progetto del Parco Lineare ci sono. Può essere realizzato con i programmi integrati ex articolo 14 delle NTA del PRG di Roma ma anche con la nuova legge regionale n. 7/2017 sulla rigenerazione urbana. Il Comune è a conoscenza del progetto ma la difficoltà è mettere in sintonia le parti interessate: i tre municipi, le Ferrovie e la Società Autostrade. Un altro problema da affrontare è la gestione dei lavori, su questo fronte si è aperta l’ipotesi di assegnare parti di territorio a associazioni e a comunità di cittadini che ne faranno richiesta per la realizzazione di orti, parco animali e parchi giochi. Inoltre il Parco Lineare porterà un rilancio delle attività commerciali destinate ora al declino, quindi non solo una pista ciclo-pedonale ma anche visite archeologiche guidate che consentiranno l’apertura di bio osterie, servizi locali e ostelli. Per chi non ha la bicicletta e non ama pedalare, può usufruire del Parco Lineare facendo lunghe passeggiate, praticando attività sportive, oppure trascorrendo un po’ di tempo in mezzo al verde lontano dal caotico frastuono del centro periferico. Una lettera di pochi giorni fa scritta dal comitato invita l’Ammistrazione Capitolina a realizzare un gruppo tecnico di lavoro che dovrà essere fiancheggiato dal suddetto comitato con la partecipazione attiva dei cittadini interessati. L’attività del comitato verte su alcuni punti salienti e fondamentali: apertura e realizzazione di percorsi ciclo-pedonali illuminati per poter rendere accessibile il passaggio ai cittadini in qualsiasi momento della giornata. Bonifica delle aree interessate con ritiro di ogni tipologia di rifiuto presente. Completamento delle opere di compensazione TAV. Smantellamento del cementificio o la messa in sicurezza che al momento risulta sottoposta a sequestro da parte della Polizia Municipale referente al IV Municipio. Integra conservazione dell’area interessata con l’abbattimento di abusi edilizi e divieto di cementificazione. Inoltre rendere i cittadini partecipi di tutti i processi decisionali inerenti il progetto del Parco Lineare e vista l’estensione dell’opera coinvolgere man mano associazioni e cittadini di altre porzioni di territorio, infine controllo, individuazione e preservazione delle aree archeologiche. La speranza di tutti è di ricevere al più presto un primo incontro conoscitivo con l’Amministrazione Capitolina, con la consapevolezza che il progetto porterà benefici alla comunità in termini di qualità ambientale, di aria, di mobilità, di verde pubblico e di valorizzazione socio-culturale.
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