Dopo le tante segnalazioni dei cittadini e associazioni pervenute all’Assessore dell’Ambiente Katia Ziantoni, qualcosa in municipio si sta muovendo. La situazione è fuori controllo, i residenti dei quartieri del VI Municipio lamentano ritardi da parte dell’Ama nel ritiro porta a porta. La gente è esasperata. Chi lascia l’immondizia fuori casa settimane e settimane lasciandosi assuefare dai cattivi odori, chi oramai alla differenziata non ci crede più e non solo non differenzia ma abbandona la spazzatura alla base delle campane di vetro o in ogni spazio di territorio disponibile aggravando ulteriormente la situazione e chi armandosi di buona pazienza carica l’immondizia sull’auto e la consegna differenziata alle postazioni fisse collocate in quartieri dove nemmeno fanno il porta a porta. Ognuno si arrangia come crede, ma il malcontento è di tutti. Soprattutto perchè la stragrande maggioranza dei cittadini sono costretti a pagare un servizio che alla fine non ricevono. Da mesi associazioni, consorzi e singoli residenti hanno inviato denunce all’assessore dell’Ambiente del VI Municipio chiedendo spiegazioni ma soprattutto sollecitando il dipartimento a trovare soluzioni valide atte a ripristinare decoro nei quartieri. La risposta finalmente è arrivata e qualcosa si sta muovendo. La commissione ha chiamato i dirigenti della municipalizzata per rispondere sui disservizi e sulle due diffide che il Municipio nei mesi scorsi ha fatto recapitare ai diretti interessati.
Mentre in alcuni quartieri del VI e X Municipio dove è partita la nuova differenziata la situazione sta rientrando piano piano nella normalità, a ricevere il colpo di grazia è chi fino a oggi ne è escluso. Visto che durante la convocazione delle parti non si è mai arrivati ad un compromesso, il Dipartimento Ambiente finalmente ha messo nero su bianco le denunce dei cittadini, chiedendo alla municipalizzata di rispettare quanto scritto sul contratto e l’attuazione di quanto richiesto ossia nuove sedi Ama, più centri di raccolta, revisione delle zone Ama e dell’organizzazione interna, controllo del territorio e dei servizi erogati. E’ palese che nell’ambito del vecchio sistema di raccolta porta a porta i turni dichiarati non corrispondono a quelli svolti comportando dei notevoli ritardi nel ritiro della spazzatura. A fronte delle diffide, il Dipartimento Ambiente ha chiesto all’Ama di fornire i report dettagliati dei servizi erogati per l’applicazione delle sanzioni. A questo punto la nuova raccolta con TAG sembra essere l’unica soluzione per porre fine a un sistema che oramai è difficile da controllare. A ottobre sarà convocata una conferenza per la realizzazione della prima isola ecologica, da settembre sono intanto ripartite le domeniche ecologiche dove conferire rifiuti ingombranti. Quando il nuovo modello porta a porta sarà attivo su tutto il territorio, la tracciabilità dei servizi toglierà di mezzo il vecchio e malato sistema di raccolta differenziata.