Al termine di un ciclo importante Roma e Lazio si godono la sosta di campionato, restando pienamente in corsa per un posto in classifica alle spalle della dominatrice Juventus, anche se sono i giallorossi a sorridere di più visto il brutto momento superato a pieni voti. Grazie soprattutto alla vittoria nel derby, affrontato con maggior cattiveria rispetto ai cugini, ai quali è mancato anche un pizzico d’esperienza nei momenti cruciali della partita. De Rossi e compagni infatti, dopo la stracittadina vinta, non si sono fermati rimettendo a posto le cose in Champions League con autorità e andando ad espugnare a fatica Empoli, dimostrando comunque di aver ritrovato spirito e convinzione da grande squadra. Sicuramente c’era bisogno di tempo per amalgamare un gruppo piuttosto rinnovato rispetto alla passata stagione, e ora anche i nuovi sembrano inserirsi più velocemente, soprattutto in un ambiente che non lesina critiche appena vanno storte due partite. All’appello manca Schick, per molti giunto all’anno della possibile consacrazione ma ancora non considerato troppo da Di Francesco che continua a ritenere insostituibile Dzeko, non solo per i gol ma anche per l’esperienza e quel lavoro sporco molto utile in campo. Ora alla ripresa, dopo la Spal in casa, la Roma affronterà tre partite fondamentali a cominciare dal CSKA Mosca che al momento è prima nel girone di Champions grazie alla sorprendente vittoria sul Real Madrid, e poi in campionato le trasferte in fila contro Napoli e Fiorentina, avversari diretti nella corsa ad un posto nell’Europa che conta.
La Lazio al contrario ha dovuto fare i conti con la botta del derby, non giocato con la necessaria convinzione e tranquillità che avrebbero potuto portare una classifica decisamente favorevole prima della stracittadina (+4 sulla Roma), e gli strascichi psicologici infatti sono emersi a Francoforte. Il crollo in Germania aveva fatto traballare molte delle certezze che questa squadra si porta dalla scorso campionato e anche dall’inizio di questo, penalizzato da un calendario piuttosto sfavorevole ma aggiustato dall’en plein (5 vittorie su 5) contro avversari più abbordabili sulla carta. Certo è che la formazione di Inzaghi ha problemi negli scontri diretti come si erà già palesato l’anno precedente, anche se rispetto al passato la difesa è migliorata tantissimo e il terzo 1-0 in campionato contro la Fiorentina lo dimostra e può aver fatto superare il momento critico. Lulic e compagni del resto sono gli unici nell’alta classifica ad aver già affrontato tre avversarie dirette (oltre alla stessa Fiorentina), anche se in mezzo c’è la qualificazione ai 16esimi di Europa League, diventata pericolosa e che passerà per la delicata trasferta contro il Marsiglia di Rudy Garcia, ancora fermo a un punto ma finalista nella passata edizione. Sarà molto importante ritrovare la piena forma di Milinkovic e soprattutto Luis Alberto, ancora lontani parenti dei protagonisti di un anno fa, e anche di Berisha, arrivato con grandi aspettative ma fermato da un infortunio durante la preparazione che ne ha pregiudicato finora l’utilizzo in campo.