Il momento del sonno è uno dei principali della nostra giornata.
Sebbene alcune persone credano che dormire sia una perdita di tempo, in realtà questa attività è di fondamentale importanza: durante il sonno il nostro organismo non riposa assolutamente e si dedica a tutte quelle attività utili al “restauro”: è in questo momento che si attuano i meccanismi di riparazione e depurazione, si producono importanti ormoni e si realizzano anche alcune funzioni metaboliche.
Ma facciamo un passo indietro. Nel nostro organismo dominano due sistemi nervosi: il sistema simpatico e quello parasimpatico. Il primo è quello che controlla le attività dell’organismo quando questo è in stato di allerta, mentre il secondo si occupa delle attività dell’organismo volte al “recupero” e al mantenimento dell’energia. L’equilibrio del nostro organismo si regge sull’equilibrio tra questi due sistemi: quando il loro rapporto è sbilanciato, il corpo ne risente ed uno dei momenti in cui questo è più visibile è durante il sonno.
È interessante notare che molte persone pensano che ci sia un modo di “dormire bene”; in realtà quello che sostiene la filosofia naturopatica è proprio che non esistono due persone uguali e pertanto anche il modo di dormire è differente. Per fare una distinzione molto generale, esistono due gruppi di persone: gli iper-reattivi e gli ipo-reattivi. Questi due tipi di persone nascono con determinate caratteristiche che si vedono anche nel momento del sonno.
I primi, gli iper-reattivi, sono caratterizzati da una particolare dinamicità, che riguarda il loro modo di pensare, di comportarsi, di essere e anche il modo del loro organismo di lavorare: così queste persone faranno fatica ad addormentarsi prima di una certa ora e di conseguenza si sveglieranno anche più tardi, proprio per la grande energia che li pervade in ogni attività.
I secondi, gli ipo-reattivi, sono invece caratterizzati da un modus operandi in generale mirato al riposo: si muoveranno, penseranno, agiranno in modo da conservare le loro energie il più possibile, con la stanchezza crescente durante la giornata e la necessità di andare a dormire presto e, di conseguenza, si sveglieranno di buon’ora.
Detto questo, il sonno di tutti dovrebbe essere riposante a prescindere dalle caratteristiche personali.
Quando questo non accade la persona in questione fatica ad addormentarsi, si sveglia durante la notte e non riprende sonno oppure si sveglia di continuo o ha difficoltà ad alzarsi la mattina. Varie possono essere le ragioni per cui questo avviene.
Il primo campo che dobbiamo analizzare è l’alimentazione: una cena tardiva implica la digestione durante il sonno, cosa che può rendere il riposo difficile. Ma anche una cena pesante, a prescindere dall’orario, può portare ad un rallentamento dell’attività digestiva. Curiamo la nostra alimentazione, consumando un pasto serale leggero, costituito prevalentemente da verdure.Se associamo i carboidrati possiamo sfruttare la presenza di triptofano, un amminoacido precursore della serotonina, che a sua volta può essere convertita in melatonina, ormone fondamentale nel ciclo sonno-veglia. Con gli anni sta crescendo anche l’utilizzo di apparecchiature elettroniche: l’uso di cellulari, tablet e anche della televisione non sostiene il rilassamento, al contrario il cervello è altamente stimolato. Avere un tempo di disintossicazione da queste apparecchiature prima di coricarsi aiuta a dormire meglio: proviamo a spegnere il cellulare e tutto il resto almeno un’ora prima di andare a letto. Se altri disturbi organici, come la presenza di una influenza o magari effetti collaterali di farmaci possono essere esclusi come cause di insonnia, ciò che bisogna chiedersi è quale sia la ragione profonda della nostra difficoltà a dormire.
Secondo la filosofia naturopatia ogni sintomo che si manifesta è solo un’indicazione che l’organismo fornisce per segnalare la presenza di qualcosa nella nostra vita che non è in linea con noi e il nostro “progetto”. Riuscire ad arrivare ad una risposta a questa domanda è ciò che il naturopata mira a fare con il suo cliente, ma questo lavoro è senz’altro profondo e impegnativo.
Nel frattempo, per cercare di alleviare momentaneamente il sintomo e quindi per cercare di dormire un po’ meglio, la natura ci mette a disposizione diverse cose. In questo caso è possibile utilizzare un olio essenziale di lavanda (purchè puro e certificato di grado terapeutico), che aiuta il rilassamento e predispone al sonno. In alternativa la fitoterapia ci consiglia la passiflora, la melissa o la valeriana, piante rilassanti e sedative.
Ma dobbiamo ricordare che qualunque prodotto può solo alleviare il sintomo: per una risoluzione totale è necessario un lavoro su noi stessi che, da soli, è difficile fare.