La scuola secondaria di primo grado “IC CASTELVERDE”, riversa in uno stato di crisi già da anni ormai i cittadini ci raccontano – “ viviamo in una situazione di “emergenza scuole” e quindi ogni anno puntualmente le iscrizioni in esubero vengono smistate in altri plessi limitrofi creando disagi agli stessi bambini residenti; ma ad oggi ciò che ci troviamo ad affrontare è una situazione inverosimile, ovvero ci sono circa 300 ragazzi a casa in quanto il loro istituto è stato interdetto e pertanto chiuso!”
Volendo ricostruire gli eventi che hanno portato a questa decisione, bisognerebbe fare un passo indietro e partire dall’ultima settimana di febbraio, quando a seguito di un allagamento di un tombino nel plesso sito in via Città Sant’Angelo, cominciano i lavori di riparazione da parte del S.I.M.U., nei giorni successivi viene rilevata una perdita di gas, della quale ovviamente se ne occupa l’Italgas che però non riesce a riparare da subito la perdita in quanto essa è molto importante e coinvolge più parti del complesso , di conseguenza viene chiuso il gas con appositi sigilli. Tutto ciò comporta che il giorno 1 marzo durante il consiglio d’ istituto i partecipanti sono chiamati a votare due opzioni: turni pomeridiani presso un altro plesso con riscaldamenti oppure lasciare gli alunni nel loro plesso senza riscaldamenti ma con un orario 10-15 per agevolarli in qualche modo. L’opzione votata è la seconda.
La scuola dunque informa le famiglie degli alunni tramite circolare, il sabato 2 marzo, rassicurando di tenerli aggiornati sull’andamento dei lavori; lunedì mattina 4 marzo alcune mamme si recano alla sede centrale dell’ IC CASTELVERDE per chiedere un ripristino dell’ orario perché quel tipo di soluzione aveva provocato un po’ di caos tra le famiglie,senza contare che il trasporto pubblico dei bambini non era disponibile per quella fascia oraria.
Dopo una settimana le famiglie e i ragazzi cercano disperatamente di adattarsi ai nuovi orari ma si rendono conto che sono insostenibili. Le uniche informazioni che riescono ad ottenere sull’andamento dei lavori sono notizie trapelate qua e là e spesso riportate in maniera non esatta, provocando uno stato di panico, considerando che la scuola, nel frattempo è diventata un cantiere a cielo aperto. Alcuni genitori visto lo stato di crisi decidono di chiedere aiuto al comitato dei quartiere Castelverde, il quale si rende subito disponibile cercando di mediare tra scuola e genitori, tranquillizzando quest’ultimi ed adoperandosi per accorciare i tempi dei lavori con le istituzioni. Purtroppo però, lunedì mattina 11 marzo,come se non bastasse, si scopre anche una falla nella rete idrica dell’antincendio. I genitori arrivando alle 10, stupiti della presenza degli operai chiedono informazioni e decidono di far uscire i ragazzi dalla scuola.
Alle ore 20:00 sul sito della scuola viene pubblicata una circolare nella quale la dirigente in seguito agli aggiornamenti dei tecnici sull’entità del danno alla rete idrica dell’antincendio dispone l’interdizione del plesso scolastico a tutela degli alunni per 4 giorni.
Ad oggi i genitori sperano che qualcuno accolga la loro richiesta d’ aiuto di accorciare i tempi burocratici restituendo al più presto un istituto conforme e sicuro, preservando il diritto allo studio dei ragazzi. Anche questa è Roma!