Venerdì 15 marzo giovani e non giovani si sono ritrovati nelle piazze di tutto il mondo per scioperare contro la mancanza di politiche rivolte nel rispetto del cambiamento climatico che sta minacciando il pianeta. Seguendo l’esempio della quindicenne di Stoccolma Greta Thunberg che ha scioperato da scuola per protestare davanti al Parlamento svedese. Una disobbedienza civile che ha contaminato tutto il mondo con centinaia di gruppi spontanei sul web e con flash mob in tutto il mondo. In un intervista Greta ha detto – “Penso che questo movimento sia molto importante. Non solo rende le persone consapevoli e ne fa parlare di più, serve anche per mostrare alle persone al potere che questa è oggi l’emergenza ambientale prioritaria – continua – c’è gente che dice che non stiamo facendo abbastanza per combattere i cambiamenti climatici. Ma non è vero. Perché per “non fare abbastanza” bisogna comunque fare qualcosa. E la verità è che non stiamo facendo praticamente niente”.
L’ Accordo di Parigi del 2015, ratificato da 184 Paesi, stabilisce chiaramente che si mantenga il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C e che si facciano grandi sforzi per non superare la temperatura di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.
L’incremento di temperatura oltre i 2°C causerebbe eventi estremi sempre più frequenti, l’innalzamento dei livelli del mare, siccità, aree sempre più inabitabili condannando le future generazioni a catastrofi naturali. In Italia i cittadini sono scesi in piazza in tutte le grandi città e nella maggior parte dei capoluoghi di regione, da Roma a Milano, da Napoli a Bologna, Firenze, Torino, Genova, Venezia, Trieste, Bari, Palermo…
Sempre più i cittadini chiedono aria più pulita, meno plastica negli oceani, più energia da fonti rinnovabili, un futuro sostenibile per i bambini. A causa delle azioni umane la terra vive una fase di cambiamento rapidissima, alcune specie viventi rischiano l’estinzione di massa riducendo pericolosamente e drasticamente le biodiversità.
Durante la manifestazione moltissime le frasi scritte sui cartelloni: “Ci siamo rotti i polmoni”, “Non siamo essenziali alla terra ma è la terra essenziale per noi” e “Cambiamo abitudine non clima” e molte altre. Il messaggio rivolto ai leader mondiali è : “State mettendo in gioco il nostro futuro con la vostra inattività. Quindi colpiremo fino a quando non agirete” è perciò importante fare qualcosa.