A 58 km da Roma e a 26 km da Latina, tra le ampie spiagge della Riviera di Levante e la Riviera di Ponente, si trova Anzio, un luogo incantevole di villeggiatura. L’antica città di Antium fu per un lungo periodo capitale della popolazione dei Volsci, finché non venne assorbita nello Stato romano. E’ la città natale di Nerone, che qui nacque il 15 dicembre del 37 d.C., su quel lembo della Costa di Enea che, si narra, fu fondato da Ascanio, figlio di Enea, insieme ad Albalonga, o forse da Anteo, figlio di Ulisse e della Maga Circe.
Il rinomato porto di Anzio è meta di turismo internazionale per la ricchezza dei suoi siti di elevato valore storico e culturale. Uno tra tanti, lo sbarco delle truppe americane durante la Seconda Guerra Mondiale, il 22 gennaio 1944: gli eserciti alleati sbarcano su un’ampia fascia costiera da Tor San Lorenzo a Torre Astura, e Anzio fu il perno di tutta l’operazione. A questo evento storico è dedicato il dodicesimo album dei Pink Floyd, “The Final Cut”, di cui Roger Waters è autore e voce solista, con dodici pezzi ispirati al rifiuto della guerra e alla figura del padre, morto in seguito allo Sbarco di Anzio.
Nei primi del Novecento, Anzio è divenuto un elegante centro balneare, meta di soggiorno di note famiglie dell’alta borghesia romana. Risalgono a quel periodo alcuni villini e il Casinò “Il paradiso sul mare”, quest’ultimo set di Amarcord di Fellini e calcato da Alberto Sordi e Monica Vitti in Polvere di stelle.
Il glorioso passato di Anzio è ancora visibile nella Villa Imperiale, la villa di Nerone tra il faro e il porto neroniano. Tra i reperti che l’hanno resa celebre, la statua della Fanciulla d’Anzio di età ellenistica, oggi esposta al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme.
Per conoscere davvero questo borgo affacciato sul Tirreno, bisogna visitare alcuni punti caratteristici: Tor Caldara (1560), la riserva naturale utilizzata un tempo per proteggere il porto da eventuali nemici, che prende il nome dalla vicinanza con una sorgente sulfurea; il Museo Civico Archeologico, che espone nella seicentesca Villa Adele uniformi, armi, decorazioni, documenti, piani di battaglia e reperti provenienti dai fondali del mare, per una rivisitazione dello sbarco; e il Cimitero di Guerra Britannico Le Falasche.
Fuga d’amore o weekend in totale relax, godetevi i tramonti al porto di Anzio, sospirando con le dita intrecciate al lume di candela, spiati solo dai palazzi variopinti che guardano il mare. E se lo stomaco ha iniziato a brontolare per la fame, avrete solo l’imbarazzo della scelta tra i piatti tipici, ovviamente, di mare: pasta ai frutti di mare e risotto alla pescatora, spaghetti alle acciughe fresche e vermicelli con alici e pecorino, e la zuppetta, un tempo preparata con pesce povero o con le parti di scarto del pesce stesso. (Fonte visitlazio.com)