Gli Irriducibili, lo storico gruppo di tifosi della Lazio, si sciolgono dopo 33 anni. Dalla prossima partita, prevista sabato contro il Bologna il nuovo nome della tifoseria sarà “Ultrà Lazio”. Il gruppo di supporter bianco-celesti aveva fatto la sua prima apparizione all’olimpico nel 1987, nel match Lazio Padova.
La comunicazione è arrivata attraverso una lunga nota degli stessi Irriducibili. Nel comunicato non manca il ricordo del loro capo storico, Fabrizio Piscitelli, meglio conosciuto come Diabolik, ucciso il 7 agosto con un colpo di pistola alla testa.
“Come per tutte le cose della vita, esiste un inizio e, inevitabilmente, una fine. C’è un tempo per tutto. Anche su quelle storie fantastiche, gloriose, prima o poi, cala il sipario. L’importante è averle vissute queste storie. Da protagonisti, da leoni, anche pericolosamente. Senza rimpianti, senza rimorsi. E allora, ad maiora Irriducibili!
Proprio così, dopo trentatré anni abbiamo deciso di sciogliere il gruppo che ha scritto pagine importanti di storia, gloriose, che ha semplicemente rivoluzionato il panorama ultras, non soltanto italiano, ma anche internazionale. Un gruppo invidiato dal mondo intero che, purtroppo, ha perso 7 mesi fa uno dei suoi e dei nostri leader più carismatici: Fabrizio. Momenti esaltanti, difficili, giorni felici e tristi. Momenti che ci hanno fatto sentire vivi in un mondo di morti.”
“Ma ora è tempo di andare avanti. Troppo sangue versato, diffide, arresti. Sempre a testa alta, abbiamo pagato sulla nostra pelle ogni situazione. Ed anche per rispetto di chi non c’è più siamo arrivati a questa decisione. Inevitabile.” Continua il comunicato degli Irriducibili che dopo i ringraziamenti annuncia la svolta “epocale. Senza precedenti per la Nord. Per la prima volta in curva sarà presente soltanto uno striscione, dietro il quale si identificherà tutta la tifoseria laziale: Ultras Lazio. Con la stessa voglia di sempre. Stesso entusiasmo, stessa adrenalina. E, soprattutto, con lo stesso spirito di quelli che eravamo, siamo e saremo. Sempre irriducibili dentro, perché il futuro è solo il ricordo di uno stupendo passato…”