Il WWF ha lanciato un appello per il corretto smaltimento di mascherine e guanti che, oltre ad inquinare le strade e i parchi, se gettate in mare potrebbero essere letali per i pesci e le tartarughe che li potrebbero scambiare per prede e quindi ingerirli.
La Presidente del WWF Italia Donatella Bianchi si è rivolta ai cittadini che “si sono dimostrati responsabili nel seguire le indicazioni del governo per contenere il contagio restando a casa”, ed “ora è necessario che si dimostrino altrettanto responsabili nella gestione dei dispostivi di protezione individuale che vanno smaltiti correttamente e non dispersi in natura”.
Nella fase due, dove riapriranno progressivamente le attività produttive del paese, è stato stimato che serviranno circa un miliardo di mascherine e mezzo miliardo di guanti al mese in tutta Italia, con il rischio di una massiccia dispersione di plastica in natura.
“È necessario evitare che questi dispositivi, una volta diventati rifiuti, abbiano un impatto devastante sui nostri ambienti naturali e soprattutto sui nostri mari .- continua nel suo appello Donatella Bianchi – Proprio per difendere il Mediterraneo che ogni anno già deve fare i conti con 570 mila tonnellate di plastica che finiscono nelle sue acque (è come se 33.800 bottigliette di plastica venissero gettate in mare ogni minuto) chiediamo alle istituzioni di predisporre opportuni raccoglitori per mascherine e guanti nei pressi dei porti dove i lavoratori saranno costretti ad usare queste protezioni per operare in sicurezza. Ma sarebbe opportuno che raccoglitori dedicati ai dispositivi di protezione fossero istallati anche anche nei parchi, nelle ville e nei pressi dei supermercati: si tratterebbe di un vantaggio per la nostra salute e per quella dell’ambiente”.