L’ex sindaco di Livorno, dopo la bocciatura dei cittadini livornesi alla riconferma da primo cittadino, ha avuto un paracadute da Roma, è stato assunto come consulente dall’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti. Ricordiamo che l’assessore Lemmetti era già assessore a Livorno sempre al Bilancio quando Nogarin era sindaco. Uno scambio di favori tra i due. Nogarin sarà l’ennesimo trombato che salirà al fianco di Virgina Raggi dopo le consulenze del ministro girllino Federico D’Inca, ministro dei rapporti con il Parlamento. L’ultimo acquisto livornese nel governo della Raggi, è Filippo Nogarin, molto amico della sindaca. L’ex primo cittadino di Livorno è ancora imputato per omicidio colposo per l’alluvione del 2017 a Livorno, in cui morirono 8 persone.
Dalle opposizioni “La vergogna grillina non conosce limiti. Trombato dagli elettori alle elezioni europee, fallito clamorosamente come sindaco di Livorno si regalano soldi pubblici a Nogarin. È stato prima nominato braccio destro del Ministro dei rapporti con il Parlamento, il grillino Federico D’Incà, con un compenso di 40mila euro. Ora Nogarin diventa consulente dell’assessore al bilancio del Comune di Roma Gianni Lemmetti, dove incasserà altri 27mila euro. Fingono di moralizzare gli apparati pubblici, ostentano una presunta trasparenza, ma lottizzano a tutto andare. Di Maio ha infarcito i consigli di amministrazione di società pubbliche dei propri compagni di scuola, quasi tutti squalificati come lui. E adesso Nogarin accumula ai soldi che gli dà D’Incà quelli che gli darà la Raggi. Un’assoluta vergogna. I grillini sono l’Italia peggiore. L’ipocrisia. Il falso moralismo. L’incapacità e l’arroganza a tutti i livelli. Per fortuna gli elettori stanno per cacciarli, dal Parlamento e certamente anche dal Comune di Roma. Presto anche la Raggi sarà una disoccupata come Nogarin e chissà se troverà qualcuno che gli darà qualche euro”, conclude Filippo Nogarin sosterrà lo staff di Gianni Lemmetti, che è già il quarto assessore al Bilancio della Giunta M5S.
I rappresentanti di Livorno, sono molto ambiti anche dal Comune di Roma. Il primo è stato Gianni Lemmetti, ex assessore al Comune di Livorno, anche Luca Lanzalone, ex presidente di Acea, ora è a processo per l’inchiesta sullo stadio della Roma. A Livorno Lanzalone curò la procedura di concordato per il salvataggio di Aamps (Azienda ambientale di pubblico servizio).
Anche Fabio Serini, livornese nominato dalla Raggi commissario straordinario dell’Ipa (Istituto di previdenza dei dipendenti del Campidoglio). Massimo Bagatti, ancora un toscano, precisamente di Piombino, non distante da Livorno, nominato per un periodo a dirigere Ama. Infine Raffaele Santulli, ex manager di Atac che da Roma arrivò all’ombra dei Quattro Mori per la direzione operativa di Aamps.