Questo periodo, come più volte abbiamo sottolineato, ha dato la priorità ai fatti .
Si riparla di ricostruzione della società attraverso il cambiamento delle priorità economiche e sociali, economia solidale ed ambientalismo , si parla di lavoro a casa usando le nuove tecnologie e questo determinerà nuovi soggetti sociali ed economici in conseguenza di ciò il riordino degli equilibri sociali ed economici che ne deriveranno.
Non siamo contro le nuove tecnologie però dobbiamo programmare bene ciò che succederà , il lavoro a casa porterà ad un cambiamento dei rapporti lavorativi tra padrone ed operaio, dall’orario alla qualifica, alla protezione economica, oltre a l’isolamento sociale che ne deriva da questo tipo di lavoro. Mettiamoci anche le grandi aziende che di conseguenza ridaranno in dietro edifici pubblici, perché non serviranno più, e c’è ne sono tanti.
Va programmata una nuova visione di tutti questi edifici, tutto il mondo dei piccoli imprenditori, negozianti che hanno basato tutta la loro attività sul personale che vi lavorava, dovranno reinventarsi ma anche essere aiutati in questo ed il ruolo dello Stato è determinante. In questo momento dovremmo tutti noi stare attentissimi perché i predatori dei beni pubblici basano tutto il loro futuro speculando sui nostri beni.
Già prima del Covid erano potenti ma qualche speranza c’era per salvare qualcosa. Noi ne siamo l’esempio, il rischio è che se non reagiamo in fretta progettando la tutela all’uso di tali beni se li prenderanno tutti loro. Molti dicono che la destra e la sinistra non servano più, invece noi in maniera chiara e netta diciamo che più che mai serve una sinistra forte, competente, pratica e soprattutto vicina alla gente. Perché la giustizia sociale è stata sempre una sua priorità come anche il diritto al lavoro e non l’assistenzialismo.
Marco Marinelli