Castelverde – Questa strada s’ha da fare.
Ci troviamo nel Municipio VI di Roma delle Torri, Castelverde è uno dei tanti quartieri di Roma dove troviamo strade disastrate, incompiute o addirittura mai messe in opera. Castelverde ha un’unica strada principale Via Massa di San Giuliano che collega il quartiere da un’estremità con Via Polense e dall’altra a Via del Casalone. Poiché novanta via laterali sfociano solo su di essa, durante gli orari di punta la strada diventa impraticabile, in corrispondenza delle tre scuole situate nel quartiere. La situazione si aggrava e il disagio aumenta al verificarsi di incidenti che costringono i cittadini, non avendo una strada secondaria di accesso, a rimanere per ore bloccati.
Oggi abbiamo raggiunto Andrea De Carolis che fa parte del comitato di quartiere nella commissione urbanistica e lavori pubblici.
- Da quanti anni il comitato di quartiere agisce per migliorare questa parte di Roma?
Castelverde ha una lunga tradizione di associazionismo e di volontariato e questo fa la differenza dal resto dei quartieri di Roma: ha un nucleo di famiglie, che lo hanno fondato, molto coeso e quindi è naturale che chiunque s’impegni a migliorare la vivibilità.
- Di che cosa si è occupato negli ultimi anni?
Ho iniziato molti anni fa con numerosi altri consigliere/i dell’attuale comitato di quartiere proseguendo il gran lavoro già fatto dalle precedenti generazioni, interessandomi alle scuole facendo parte del consiglio d’istituto di quest’ultime.
Allora, 20 anni fa le scuole erano ospitate in appartamenti e non avevamo sezioni a tempo pieno, mentre adesso la situazione è migliorata ma ancora largamente insufficienti. Esiste infatti una fortissima carenza di aule poiché nonostante gli sforzi di noi semplici cittadini la necessaria azione amministrativa tarda ancora ad arrivare.
- Ma adesso arriviamo all’attualità, qual è la problematica che incide maggiormente sulla vivibilità sul quartiere?
Le problematiche irrisolte sono diverse, tutte però riconducibili al modello generale amministrativo del nostro Comune, completamente fallito.
Tuttavia, dato il mio specifico ruolo svolto nel CDQ vorrei sottolineare come la mancata attuazione dei diversi Piani di Zona stia causando gravi problemi di mobilità nel quartiere: senza dover fare varianti urbanistiche lunghe e difficili, basterebbe dare attuazione a quanto già vigente per completarla.
Anche la ‘famosa parallela’ già approvata nel tratto tra la Via Polense e i campi sportivi sarebbe un grande passo avanti. Rimarrebbe irrisolta la grande concentrazione di popolazione insediata in quello che è comunemente chiamato “Castelverde 2” (piani di zona Lunghezzina 1-2). Le diverse migliaia di residenti si trovano nella situazione assurda di non poter uscire dal proprio quartiere, visto l’unico “budello” (Via Ortona de Marsi) percorribile con rischi enormi per la sicurezza.
A proposito, qualche giorno fa un ennesimo incidente lungo via Massa di San Giuliano ha bloccato a pettine ancora una volta paralizzando l’intera viabilità del quartiere creando disagi a tutte le famiglie di Castelverde, che ricordo, ha più di 30 mila abitanti e meriterebbe attenzioni maggiori di quelle che ha sempre (non) avuto.
- Quindi questi disagi non ritiene possano facilmente essere risolti?
Certo che lo sono! per Lunghezzina 2 ad esempio con poche ricuciture della viabilità è possibile risolvere il problema attraverso la proposta del CDQ che già è stata inviata, mentre per la parallela, basterebbe ripristinare il finanziamento già esistente a suo tempo per realizzarla.
- Questo inciderà anche sulla qualità ambientale?
Senza dubbio, così come è strutturato il sistema viario non funziona, nonostante gli sforzi dei cittadini e delle associazioni. In questo ambito rimane sempre il grande ‘buco nero’ del complesso industriale dei rifiuti a Rocca Cencia. Abbiamo fiducia comunque che la magistratura o la politica risolva anche questo in modo da valorizzare il parco archeologico di Gabii e dell’Osa. La nuova viabilità potrà essere arricchita anche da percorsi pedonabili e ciclabili, così richiesti dai cittadini, che potranno fruire di una zona unica al mondo e riconnettere tutti i punti d’interesse archeologici individuati anche a Lunghezzina 2.
- Che cosa possono fare allora i cittadini…?
Come cittadini continueremo a proporre a tutti gli enti preposti le soluzioni tecnicamente possibili come abbiamo già fatto per: la caserma dei carabinieri, stiamo facendo per il nuovo commissariato di Castelverde, il risanamento della discarica e l’istituzione del liceo avvenuta otto anni fa. Siamo convinti che un’opera di affiancamento alle istituzioni funzioni meglio del contrasto con esse. Certo, se potessimo fare tutto come Comune autonomo (siamo addirittura molto più grandi di Frascati) tutto sarebbe più semplice.
Attendiamo fiduciosi che la proposta già formulata dal Governo: di rivedere le centralità amministrative di Roma capitale prenda forma e venga approvata, così la nostra ‘perla’ di Roma Est potrà ancorarsi ancora di più alla storia millenaria di Gabii, all’attualità di cooperazione e associazionismo che ci contraddistingue rendendo la nostra terra più vivibile.