Joe Biden cambia la politica di Donald Trump sul clima. Firma gli ordini esecutivi, per invertire le politiche dell’amministrazione precedente sull’ambiente e avvia l’iter formale per rientrare negli Accordi di Parigi entro il 19 Febbraio. Quindi, ampiamente in tempo, in vista del prossimo summit internazionale sul clima “Cop 26” in programma a Glasgow città della Scozia dall’1 al 12 novembre 2021.
Una controrivoluzione ecologica, che avrà notevoli effetti su tutto il Pianeta. In realtà, p il ripristino delle normative ambientali consentirà di accelerare la transizione ecologica e di raggiungere l’obiettivo di contenere il riscaldamento nei 2 gradi, necessario a rallentare l’effetto serra. Questo “effetto” è un fenomeno naturale e utile, che consente alla Terra il mantenimento di una temperatura capace di garantire la vita. L’energia che la Terra riceve dal Sole durante il giorno, opportunamente assorbita e filtrata dall’atmosfera che la circonda, giunge alla superficie terrestre e la riscalda. Nelle ore notturne la terra tende a irradiare verso l’universo più freddo una parte dell’energia ricevuta. L’irradiamento è contrastato da una serie di gas, come il vapore acqueo, l’anidride carbonica, il metano e gli ossidi di azoto. Elementi che circondano il nostro Pianeta come una coltre è una specie di vetro protettivo, che rinvia verso la terra parte dell’energia. Se il calore non fosse trattenuto da questi gas, ci sarebbe il grave pericolo del raffreddamento del Pianeta e si potrebbe arrivare a valori di temperature di 30 ° gradi inferiori a quelli attuali. Tuttavia, “l’effetto serra”, sta accelerando a causa della produzione antropogenica di gas climalteranti, quali appunto la CO2 da attribuire alla combustione di prodotti fossili e al metano, dovuto sia a motivi geologici che a trattamenti agricoli. La conseguenza, sono gli eventi atmosferici estremi, registrati negli ultimi anni. La nuova politica ambientale proposta dall’amministrazione Biden, tuttavia, tende alla chiusura di un gran numero di centrali a carbone, revoca la costruzione di impianti di grande impatto ecologico come l’oleodotto Keystone XL, e si avvia a una conversione ambientale. Azioni molto apprezzate dall’Europa che esprime grande soddisfazione attraverso le parole del presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha definito una “nuova alba negli Stati Uniti”. Riconversione attesa da tempo dai cittadini del Continente, considerata la politica aggressiva e inquinante portata avanti da Trump negli ultimi anni.