Sono tre i temi che Ursula von der Leyen ritiene prioritari: clima, economia e salute. Nel suo intervento al World economic forum di Davos, il Presidente della Commissione UE, esprime soddisfazione per il rientro degli Usa negli accordi di Parigi. E promuove un maggiore impegno per la protezione degli ecosistemi. Anticipa nel forum, un progetto globale di tutela giuridica, da declinarsi attraverso l’unico percorso che è quello dello sviluppo sostenibile. “Dobbiamo imparare da questa crisi – ha osservato – dobbiamo cambiare il modo in cui viviamo e facciamo affari, per essere in grado di mantenere ciò che apprezziamo e che ci sta a cuore” Spesso ci si dimentica che ogni prodotto offerto e ogni nostra attività quotidiana produce effetti positivi o negativi. Si tende a scordare lo stretto legame con la natura, di cui invece siamo parte integrante. “Ora è il tempo di agire e con urgenza” ricorda il Presidente Von der Leyen “ per proteggere la nostra natura, altrimenti la prossima pandemia sarà dietro l’angolo”. “La sfida ecologia e le pandemie hanno uno stretto legame – ha osservato – dobbiamo cambiare il modo in cui viviamo e facciamo affari, per essere in grado di mantenere ciò che apprezziamo e che ci sta a cuore”. In realtà questa continua espansione delle attività umane se non si attua una politica seria di sostenibilità avrà un costo. Dal punto di vista ecologico ci sarà un prezzo da pagare in termini di aumento delle temperature medie, oltre che di un continuo calo della biocapacità. Entro il 2050, s’ipotizza, infatti, che la metà della Terra che oggi non è utilizzata sarà occupata per la costruzione di edifici, infrastrutture, per la silvicoltura e per l’agricoltura. Perdere foreste, essenziali per il contrasto ai cambiamenti climatici, rende difficile raggiungere gli obiettivi fissati a Parigi. “Questo è il motivo per cui l’Europa presenterà presto un quadro giuridico per il ripristino di ecosistemi sani. E’ per questo che proteggeremo almeno il 30% della terra e del mare qui in Europa” conclude Ursula von der Leyen. Conferma quindi, la sua linea Green deal e disegna il tracciato che l’Europa sosterrà al vertice Onu sulla biodiversità, previsto per fine maggio a Kunming, in Cina.