Prima la nazionale azzurra di Roberto Mancini, capace di strappare l’Europeo all’Inghilterra a Wembley, a casa loro. Poi la finale di Berrettini a Wimbledon, prima volta assoluta per un italiano. E infine le Olimpiadi, chiuse trionfalmente e con prestazioni fenomenali anche in settori finora proibiti, come l’atletica leggera. È stata l’estate dell’Italia bella, unita, combattiva e fiera di sé, insomma. L’Italia che ci piace, e che vorremmo vedere più spesso. Restano infatti pochi i momenti in grado di unire gli italiani. Le performance di Marcell Jacobs nei 100 metri e di Gianmarco Tamberi nel salto in alto, due ori conquistati a pochi minuti di distanza, sono il simbolo di un Paese che sa stringere i denti, e che dà il meglio di sé proprio quando viene sottovalutato. Primati che – cosa meno nota – si estendono anche all’economia: se guardiamo alle previsioni di crescita economica di Haver Analytics per il 2022, ci accorgiamo che l’anno prossimo il Pil dell’Italia sarà il quinto per crescita attesa tra i paesi del G20 e il secondo tra i paesi del G8. Cioè figuriamo nei primi posti assoluti per tasso di sviluppo, più o meno come nel medagliere olimpico di Tokyo. Erano vent’anni che non si vedeva l’Italia così in alto nelle graduatorie di espansione dell’economia. Avanti così: nello sport, nell’economia e nella vita. Viva l’Italia.