A Roma è andato in scena il primo storico incontro tra ministri di Israele e Libia. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, che ha tenuto un bilaterale con la sua omologa libica Najla Al Mangoush. I due rappresentanti istituzionali hanno valutato opzioni per le collaborazioni e le relazioni tra i Paesi e per “preservare l’eredità dell’ebraismo libico”. L’incontro, prima ritenuto “segreto” e poi svelato come ufficiale, tra i due ministri degli esteri, è durato due ore e ha scatenato un vero putiferio diplomatico creando non pochi problemi ai due protagonisti: la ministra degli esteri libica Najla Al-Mangoush si sarebbe rifugiata in Turchia, mentre Eli Cohen è oggetto di tremende critiche da parte dei suoi. A far da detonatore il vertice considerato ‘casuale’ tra lei e il suo omologo israeliano, Eli Cohen, avvenuto nella Capitale italiana. Incontro che a lei è costato non solo la fiducia all’interno della maggioranza – a seguito del quale il capo del governo Dbeiba, avrebbe avviato il procedimento di sospensione “temporanea” dall’incarico – ma ha anche suscitato forti proteste in strada a Tripoli.