“People and territories” è il forum scientifico che si è tenuto presso il Palais Brongniart di Parigi, dedicato alla candidatura di Roma ad Expo 2030. L’evento ha rappresentato l’ultima tappa obbligatoria per tutte le città candidate – oltre a Roma, la saudita Riad e la coreana Busan – prima del prossimo 28 novembre, quando si terrà l’Assemblea per il voto finale. La giornata si è aperta con un video messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha parlato di Roma come di un “luogo che ha saputo essere promotore di civiltà, accoglienza e dialogo con le numerose culture che nei millenni hanno arricchito la sua identità. Un popolo, una città, un territorio che sono stati capaci di realizzare accoglienza, di produrre innovazione, di rigenerare continuamente il tessuto urbano di quella che gli storici definiscono Città eterna. Un’avventura di donne, di uomini, di regnanti e gente comune, di fedi e genti, iscritta in quella che costituisce memoria preziosa per l’umanità”.
Alla presenza dei delegati del Bureau international des Expositions (Bie), la sessione inaugurale del forum è stata presieduta dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Moderatori Mia Ceran, giornalista e presentatrice televisiva, ed Edoardo Zanchini, dell’ufficio clima di Roma Capitale. Hanno partecipato il presidente del Comitato Expo 2030 Roma, Giampiero Massolo, e gli Special Ambassador del Comitato. Arrivato anche un saluto del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. L’occasione ha rappresentato un’ulteriore opportunità per descrivere la validità del progetto e della candidatura di Roma, ispirati ai principi dell’inclusione, del rispetto dei diritti umani e dei valori della democrazia. “Sarà un’Expo straordinaria, – ha dichiarato il Sindaco Gualtieri – un momento per chiamare tutto il mondo a riflettere su come rendere le nostre città più sostenibili e inclusive. Sarà un processo di trasformazione di una parte di Roma che sarà aperta al servizio della comunità internazionale, con una grande area che diventerà un parco di conoscenza, ricerca, innovazione. Non una Expo ‘usa e getta’, ma che rimane, basata su diritti umani, di inclusione e democrazia”. Tra i protagonisti della serata di Parigi Massimo Vallati e Denis Moris, rappresentanti dell’esperienza Calcio Sociale del Corviale di Roma.
Ad arricchire il racconto sul tema del masterplan di Roma per Expo, sono state presentate tre straordinarie performance dell’etoile Roberto Bolle, accompagnato dalla prima ballerina de la Scala di Milano, Nicoletta Manni, intitolate “Sphere”, “Waves” e “Caravaggio”. Sphere rappresenta una dichiarazione d’amore per il nostro pianeta e un appello urgente a prendersene cura e a prendere consapevolezza della sua crescente malattia, di cui siamo responsabili. In questa performance, ideata da Roberto Bolle insieme al coreografo Mauro Bigonzetti e accompagnata dalla musica originale del violinista Alessandro Quarta, Bolle solleva una grande sfera, simbolo del nostro fragile pianeta, invitandoci ad abbracciarlo e proteggerlo. Sphere è un messaggio per le nuove generazioni e per tutti, poichè è essenziale unire le forze per preservare la Terra. Waves unisce la danza alla tecnologia per offrire una prospettiva futuristica, con la musica di Davide Di Leo (Boosta) che dialoga con la danza di Bolle. I movimenti si fondono con i disegni di un raggio laser, portandoci in un viaggio attraverso il passato, il presente e il futuro. La bellezza e la tradizione si incontrano con la contemporaneità nella coreografia di Massimiliano Volpini. Nella performance Caravaggio di Mauro Bigonzetti, su musica di Claudio Monteverdi arrangiata da Bruno Moretti, la luce è la protagonista, modellando le linee e i corpi di Roberto Bolle e Nicoletta Manni. Questa coreografia trasforma gli umili protagonisti delle opere di Caravaggio in principi di grazia e bellezza eterna.