Presentata ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, alla presenza del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, del Sindaco Roberto Gualtieri e del Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce, la graduatoria provvisoria del bando internazionale di progettazione “La Nuova Passeggiata Archeologica”, per la realizzazione di interventi nell’Area dei Fori Imperiali, indetto lo scorso ottobre da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Nell’ambito della seduta pubblica di proclamazione è stato annunciato come primo classificato lo studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori. Obiettivo del Concorso, per il quale sono pervenute 23 proposte progettuali, è la realizzazione di un grande anello pedonale che riprende l’idea della Passeggiata di fine Ottocento del ministro Baccelli. La Nuova Passeggiata Archeologica collegherà l’intera area archeologica centrale della città – dai Fori, al Colosseo, al Celio, al Palatino, alle Terme di Caracalla, al Circo Massimo, fino al Campidoglio – rimettendola al contempo in connessione con la città moderna e la vita quotidiana dei rioni circostanti. Una passeggiata unica al mondo che congiungerà via dei Fori Imperiali con gli altri percorsi intorno al Colle Palatino, intercettando l’itinerario ciclo-pedonale di via di S. Gregorio, di via dei Cerchi, di via di S. Teodoro e delle salite e discese del Colle Capitolino, e che sarà caratterizzata da un incremento dei servizi dell’area, tra cui spazi pedonali, aree verdi, balconate, percorsi sopraelevati e percorrenze ciclo-pedonali.
“Sono estremamente lieto per questa giornata perché da sempre sono un assertore della modernizzazione e di un’interpretazione corretta dell’articolo 9 della Costituzione, che ci impone la tutela e la salvaguardia del patrimonio della Nazione ma anche la sua valorizzazione. Mi piace l’idea che ha sviluppato il sindaco Gualtieri, cioè di un’area che non sia solo un punto di congiunzione dal punto A al punto B, ma che sia un’agorà: in un’epoca in cui siamo tutti concentrati sugli smartphone, bisogna ritrovare il senso del rapporto umano, dell’incontro tra le persone” ha dichiarato il ministro Sangiuliano. “È un progetto molto bello che mi pare colga bene l’obiettivo di valorizzare ulteriormente un’area che tutto il mondo ci invidia e farne non solo un luogo di passaggio ma anche uno spazio dove sarà piacevole passeggiare e stare. Via dei Fori e i Fori stessi si riconciliano: la via diventa una prospettiva e uno spazio dal quale godere della bellezza dei Fori. Siamo contenti che abbia vinto uno studio romano; è una grande soddisfazione vedere premiato un progetto che, con delicatezza, coglie le varie stratificazioni dell’area e le valorizza” ha commentato il sindaco Gualtieri. Il costo stimato per la realizzazione delle opere è di euro 18.800.000,00 al netto di I.V.A. La Commissione giudicatrice, composta da cinque membri individuati da Roma Capitale, dal Ministero della Cultura e dall’Ordine degli Architetti e presieduta dall’architetto portoghese Joao Luis Carrillho da Grac¸a, ha selezionato i cinque progetti finalisti del Concorso, tra cui ha scelto il vincitore, secondo criteri che hanno riguardato: la compatibilità della proposta con il quadro delle attività programmate dalla Pubblica Amministrazione e degli obiettivi strategici; la qualità della proposta nel rapporto tra lo spazio oggetto del concorso e il tessuto circostante e organizzazione funzionale degli spazi e degli elementi proposti; gli aspetti compositivi, creatività, originalità e contenuti innovativi della proposta; la qualità innovativa della proposta in riferimento alla scelta dei materiali e delle soluzioni tecnologiche e alla semplicità di manutenzione e gestione; il rispetto delle invarianti e coerenza con le Linee guida e con i parametri economici proposti.
Il vincitore riceverà un premio di 135.000,00 € al netto di oneri previdenziali e IVA se dovuti. Ai concorrenti risultati classificati dal 2º al 5º è riconosciuto un rimborso spese, complessivamente pari a 100.000,00 € al netto di IVA e ogni altro onere di legge. La graduatoria provvisoria sarà ora oggetto delle verifiche di legge, a seguito delle quali lo studio vincitore procederà con il perfezionamento del progetto di fattibilità tecnico-economica. Al termine di questa fase verrà indetta la Conferenza dei Servizi, nel frattempo sarà affidato il progetto esecutivo e indetta la gara di appalto. Se tutte le tempistiche saranno rispettate i lavori potranno iniziare entro settembre. La Nuova Passeggiata Archeologica nell’area centrale della città rappresenta il primo tassello del più ampio progetto di trasformazione del Centro Archeologico Monumentale di Roma (CArMe). Il Concorso ha infatti aperto la fase di realizzazione del Programma operativo che prevede un insieme di opere da portare a compimento nel triennio 2025-2027 con un investimento da 282 milioni di euro tra fondi Pnrr, Giubileo, statali e comunali. Elaborato da Roma Capitale, a cura della Sovrintendenza Capitolina sulla base del Rapporto al Sindaco presentato da Walter Tocci, con il supporto tecnico di Risorse per Roma e la collaborazione dei Dipartimenti competenti e delle altre aziende comunali, questo progetto rappresenta il più grande investimento di sempre nell’area archeologica centrale. Seguirà la definizione delle opere previste dal Piano Strategico, finanziato con altre risorse da reperire nel prossimo decennio, al fine di guidare la trasformazione nel lungo periodo.
IL PROGETTO VINCITORE
Il commento della Giuria: “Il progetto risponde in modo completo ed esaustivo alle richieste del bando, articolando le soluzioni nei diversi lotti di intervento con sostanziale approfondimento e cura nei dettagli. La proposta appare molto efficace nel rendere chiaramente riconoscibili le relazioni trasversali che si instaurano fra via dei Fori Imperiali e le aree archeologiche dei diversi lotti attigui: la sistemazione architettonica e urbana delle pavimentazioni accoglie infatti le direttrici provenienti dai diversi sistemi urbani coinvolti e garantisce al contempo ampi spazi fruibili senza barriere da pedoni e ciclisti. La sede stradale è messa in evidenza da una scelta materica differenziata (in questo caso il sampietrino già esistente), garantendo peraltro il permanere di un segno rilevante nella successione temporale degli accadimenti storici dell’area. La commissione ritiene inoltre convincenti sia la soluzione proposta per la sistemazione della scarpata sottostante via Nicola Salvi, la quale risolve con un unico gesto architettonico le molteplici esigenze funzionali e paesaggistiche del particolare contesto esistente, sia il progetto del centro servizi su via del Tempio della Pace, con particolare riferimento alle proporzioni individuate per il loggiato esterno. L’utilizzo del legno per la pavimentazione (lotto 2) risulta convincente soprattutto nella volontà di rimarcare una evidente dicotomia tra caratteri reversibile e strutturale degli interventi, tuttavia richiede una verifica sul piano della fattibilità”.