Avviati i cantieri Atac che condurranno, nell’arco dei prossimi tre anni, alla sostituzione di 55 impianti di traslazione, fra scale mobili e ascensori lungo la metro B. Si tratta di impianti che arriveranno progressivamente a fine vita tecnica, arrivando ai 30 anni di attività, che quindi saranno rimpiazzati con impianti di nuova generazione. Per svolgere i lavori non sarà necessario chiudere nessuna stazione e verrà data priorità agli impianti presenti nelle stazioni a più alta frequentazione di turisti, ad esempio Termini e Colosseo, in modo da avere impianti rinnovati e stazioni accessibili in tempo per l’anno giubilare. Proprio per garantire l’accessibilità, è stata data priorità alla sostituzione degli ascensori rispetto alle scale mobili. I lavori riguardano 35 scale mobili e 20 ascensori e si svolgeranno a Termini, Colosseo, Piramide, Garbatella, Basilica San Paolo, Marconi, Eur Magliana, Eur Palasport, Eur Fermi, Laurentina, compreso il parcheggio adiacente, e Ponte Mammolo. Gran parte di questi impianti arriva a fine vita fra quest’anno e il 2026. Scale mobili e ascensori, quindi, non chiuderanno tutti insieme, ma verranno messi fuori servizio gradualmente. Ogni cantiere verrà recintato con protezioni adeguate e sarà dotato di cartelli informativi con indicate la data di inizio lavori e quella di riapertura dell’impianto. Nel corso delle attività alcune stazioni non saranno accessibili a clienti con disabilità. L’azienda dei trasporti comunicherà sui propri canali istituzionali e sul proprio sito internet tutte le informazioni in tempo reale relative all’evoluzione dei cantieri e alle alternative di mobilità invitanto i clienti con disabilità a contattare i servizi messi a disposizione per avere informazioni puntuali e assistenza per il proprio viaggio.
“L’avvio dei cantieri per la sostituzione di 55 impianti di traslazione sulla Metro B è un’altra notizia positiva per la mobilità cittadina – dichiara l’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè – Dall’inizio della consigliatura abbiamo messo al centro del nostro lavoro il rinnovamento di tutti i mezzi e di tutte le infrastrutture di mobilità, a cominciare proprio da scale mobili e ascensori che garantiscono l’accesso alle metropolitane, consentendo la riapertura di stazioni che erano in alcuni casi chiuse da anni a causa di mancate manutenzioni”. “Oggi la nostra amministrazione, in controtendenza rispetto al passato, ha permesso ad Atac di avere fondi per sostituire scale mobili e ascensori che andranno a fine vita tecnica tra il 2024 e il 2028. Nel frattempo – conclude Patanè – sta andando avanti, grazie alla collaborazione tra Ansfisa, Atac e il Dipartimento Mobilità, il lavoro per il ripristino di tutti gli ascensori, i tapis roulant e le scale mobili nelle metropolitane seguendo un cronoprogramma che ci ha permesso di passare in due anni dal 22% al 10% di impianti da riparare, con l’obiettivo di arrivare ad un fisiologico 5% entro il Giubileo, a beneficio della qualità del trasporto pubblico e della sicurezza dei passeggeri”.