”Avere questo murale in un luogo pubblico è un segnale bellissimo di come deve essere tutta la città, per rendere Roma città dei diritti”: lo ha detto il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo all’inaugurazione del murale, in via di Torre Annunziata 1, di fronte alla sede del Municipio V, dedicato alla scrittrice e intellettuale Michela Murgia. “Ricordatemi come vi pare”, questo il titolo dell’opera, è un progetto di 100 mq dell’artista Laika 1954, autorizzato dal Municipio V e realizzato grazie al sostegno di Einaudi, Mondadori e Rizzoli (case editrici dell’autrice). “Noi stiamo facendo di tutto per una città amica della comunità lgbtq+ in una battaglia per dare più diritti per tutti. E’ una battaglia per liberare tutta la società e rendere tutti migliori. Noi sentiamo questa responsabilità, con un sorriso a chi fa polemiche per una cultura vecchia”, ha aggiunto il sindaco di Roma. “Celebriamo una donna che merita più di un muro, che ci ha lasciato una importante eredità spirituale, ne dobbiamo fare tesoro per affrontare il futuro”, ha detto Laika, l’artista che ha realizzato il murale e che ha lanciato un appello: “La sinistra deve tornare a essere al fianco dei lavoratori, dei diritti civili veramente, non con passerelle. Questo Paese deve andare avanti nei diritti, evitare che la destra ci trascini in un nuovo Medioevo”.
L’oncologo Calabrò: “Murale ci ricorda la sua forza, è stata esempio per i pazienti”. Il murale dedicato a Michela Murgia, “è un’immagine meravigliosa di lei già malata ma nonostante questo ha un bellissimo sorriso. Da subito nei primi colloqui ha voluto sapere tutto della patologia ma ha anche capito che il cancro non era colpa sua ma gli era toccato e per questo andava affrontato nel modo migliore. E’ accaduto e fa parte dell’esistenza, è uno dei tanti dolori, cosa che quasi nessuno riesce ad accettare ma lei l’ha fatto. Postando sui social le foto del costo altissimo dei biofarmaci, che prendeva per il suo cancro metastatico, ha dato un valore alle cure gratuite del Ssn. In questo ha difeso il Servizio sanitario nazionale che oggi più che mai ne ha bisogno e lei l’aveva capito”, dice all’Adnkronos Salute Fabio Calabrò, direttore dell’Oncologia Medica 1 dell’Irccs Regina Elena di Roma, che è stato l’oncologo della scrittrice morta il 10 agosto 2023.