La Giunta capitolina ha approvato il Regolamento “Per la messa a disposizione di aree e impianti solari fotovoltaici di Roma Capitale a favore di comunità energetiche rinnovabili solidali”. Questo strumento consentirà di portare avanti gli obiettivi ambientali e sociali che l’Amministrazione si è posta dall’inizio della Consiliatura e che ora diventano possibili dopo l’approvazione dei Decreti attuativi sulle comunità energetiche da parte del Governo. Dopo il passaggio in Giunta si dovrà ora passare dall’approvazione finale dell’Assemblea Capitolina. Il Regolamento prevede due procedure per realizzare Comunità energetiche rinnovabili (CER) sul patrimonio edilizio di Roma Capitale:
1. La prima riguarda gli impianti di proprietà del Comune, perché sono tanti i progetti che prevedono l’installazione di solare fotovoltaico che consentirà di realizzare una riduzione delle bollette, oltre che delle emissioni. L’opportunità si crea quando le strutture sono chiuse, perché creando una comunità energetica si potrà condividere l’energia immessa in rete e beneficiare degli incentivi previsti dal Decreto ministeriale. Con la procedura prevista dal Regolamento, si potranno infatti coinvolgere Enti del Terzo Settore nel costituire la CER e promuovere progetti con obiettivi sociali e ambientali attraverso le risorse generate.
2. La seconda procedura riguarda invece progetti proposti direttamente da Enti del Terzo Settore (ETS), per realizzare impianti solari su tetti di edifici di proprietà del Comune e costituire Comunità Energetiche Rinnovabili che portino avanti, anche in questo caso, progetti con obiettivi sociali e ambientali.
“Roma è il primo Comune in Italia che valorizza i propri tetti per comunità energetiche rinnovabili e solidali attraverso uno specifico regolamento – ha spiegato il sindaco Roberto Gualtieri – che permette di avere una procedura chiara e obiettivi precisi. Con i fondi del Pnrr e del Cis riusciremo a quadruplicare i MW presenti sui tetti delle scuole e degli uffici di Roma Capitale entro il 2026. Oggi approviamo un passaggio importante del nostro programma, capace di tenere assieme gli obiettivi ambientali e di lotta ai cambiamenti climatici con quelli di rafforzamento dei tessuti sociali e di aiuto alle famiglie in difficoltà”.
Soggetti coinvolti e dettagli della procedura
Potranno essere coinvolte nei progetti le ETS iscritte al Registro Unico nazionale (RUNTS), e la procedura con cui saranno selezionati i promotori e scelti i progetti da portare avanti è quella della coprogettazione prevista dal Codice del Terzo Settore. La procedura è affidata ai Municipi, con il supporto delle strutture di Roma Capitale a partire dal Dipartimento Sociale e dall’Ufficio Clima, in modo da individuare progetti che, nel principio di sussidiarietà, portino avanti obiettivi di interesse pubblico. Ad esempio, progetti che intervengono per aiutare le famiglie in condizioni di povertà energetica, che riducono le bollette per strutture come le case famiglia o di recupero di spazi pubblici con interventi di messa a dimora di nuovi alberi. L’approvazione del regolamento consente al Comune di farsi trovare pronto per realizzare CER sui tanti edifici che vedranno l’installazione di impianti solari sui tetti nei prossimi anni. Se oggi sono circa 1,9 i MW installati sui tetti di scuole e uffici di Roma Capitale, con i progetti finanziati con le risorse del Pnrr e programmati si potrà arrivare entro il 2026 a installare circa 8 MW di nuovi impianti solari. E i progetti proposti dagli Enti del Terzo Settore andranno a contribuire all’obiettivo di solarizzare i tetti degli edifici del Comune, che sono oltre 1.200 per le sole scuole, oltre a uffici, palestre, biblioteche, musei, edifici di edilizia sociale.