Venere, la dea della bellezza e dell’amore, esiste ancora. Vive però lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri, come lei, dell’immortalità. Vive a Parigi, tra gli uomini, di cui invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze, sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani. In tempi duri per tutti, in particolare per gli dei in deficit di fede e consenso, potersi permettere di vivere nell’imperfezione dell’umano, di esistere, godendo di debolezze come la moda e il lusso, non è cosa da poco. “Immaginate la mia gioia. Una dea, condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messa in piega!” dice lei stessa. E così, grazie al rapporto con la sua inseparabile cameriera, Venere, quasi per gioco, nel momento in cui gli uomini non credono più agli dei, ma agli eroi, ripiomba nel passato: nella storia di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale Venere – da suocera nemica – riversa tutto il suo rancore di dea frustrata e di madre tradita. Nel paradosso della vita che non risparmia nessuno, nemmeno gli dei, Venere insieme all’odio scoprirà anche l’amore. Un amore incondizionato per quel figlio ferito che, in fuga dall’amata, torna da sua madre per curare le ferite del corpo e dell’anima. È questa la trama di “Venere nemica” lo spettacolo che Drusilla Foer porta in scena, assieme a Elena Talenti, dal 13 al 24 novembre 2024 al teatro Ambra Jovinelli. Una pièce teatrale supportata dalla musica con un repertorio inaspettato, a tratti musical. Scritto da Drusilla Foer e Giancarlo Marinelli, la regia è di Dimitri Milopulos. Produzione artistica di Franco Godi per Best Sound e produzione esecutiva e distribuzione Savà Produzioni Creative. “Venere nemica”, ispirato alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”, rilegge il mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare tra uomini e dei. I biglietti sono in vendita dal 23 settembre.