Nove arresti e una intera banda criminale sgominata. E’ successo a Tor Bella Monaca, dove otto persone sono state arrestate e portate in carcere, una agli arresti domiciliari e un’altra con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il blitz ha smantellato una rete criminale ben organizzata che controllava il traffico di droga nella zona, gestendo le piazze con metodi violenti e senza scrupoli.
Secondo quanto riporta La Repubblica, la banda aveva messo in piedi una impresa del crimine, con “dipendenti” che si occupavano di ogni aspetto del business della droga, dal controllo del territorio all’approvvigionamento, fino alla distribuzione al dettaglio. Le indagini hanno rivelato anche la disponibilità di armi da guerra: tra i sequestri figurano fucili a pompa e kalashnikov, strumenti utilizzati per mantenere il controllo delle piazze di spaccio contro eventuali rivali.
I numeri dell’operazione sono impressionanti. Oltre 72 kg di cocaina sono stati sequestrati al porto di Civitavecchia, nascosti in un carico proveniente dall’Ecuador. In una villa nella provincia romana è stata scoperta una piantagione di marijuana, mentre dalla Spagna arrivavano oltre 50 kg di hashish “polline”. La rete gestiva anche la vendita all’ingrosso di marijuana, per un totale di oltre 30 kg. Un vero e proprio arsenale di droga che inondava le strade della Capitale.
Dietro questo successo, un’indagine accurata e complessa, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Roma, dal Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza e dal 3° Nucleo operativo metropolitano di Roma. Gli investigatori hanno ricostruito l’intera rete criminale, raccogliendo prove schiaccianti contro i membri dell’organizzazione, che aveva creato una struttura stabile e capillare nel quartiere di Tor Bella Monaca per controllare il mercato della droga.