Accordo tra Roma Capitale e Città Metropolitana per il nuovo Polo Pubblico della Formazione, che mette insieme e coordina i 15 centri per la formazione professionale, 9 comunali e 6 metropolitani. Obiettivo: rilanciare il servizio, anche attraverso una riprogettazione dei corsi e un grande piano di riqualificazione edilizia. A coordinare il Polo Formativo sarà una cabina di regia politica e tecnica di cui faranno parte l’assessora alla Scuola, Lavoro e Formazione Professionale di Roma Capitale Claudia Pratelli e il delegato alla formazione della Città Metropolitana Daniele Parrucci, che stamattina con il sindaco Roberto Gualtieri hanno presentato in Campidoglio l’iniziativa. “I centri di formazione professionale sono luoghi dove si apprendono competenze per l’inserimento nel mondo del lavoro, svolgono dunque una funzione decisiva proprio in Italia, dove c’è un alto tasso di disoccupazione giovanile ma anche la richiesta del mercato di professionalità che sono utili; – ha sottolineato il sindaco Gualtieri – abbiamo già chiuso accordi con Leonardo sulla cybersicurezza, con Ama sull’economia circolare e con Bulgari su hotellerie e alta gioielleria. Altri accordi sono in arrivo, ad esempio con Tim. Vogliamo un’alternanza scuola-lavoro qualificata, con reali opportunità di formazione”. La rete dei Centri di Formazione Professionale di Roma Capitale conta al momento 1.472 studenti iscritti, numero destinato a crescere, di cui 233 nei Pfi, cioè i percorsi post-obbligo per i disabili. I corsi già attivati sono elettricista, cuoco, estetista, termoidraulico, meccanico meccatronico, informatico cybersecurity, cameriere e barman, acconciatore, addetto reception. “Il nostro obiettivo è la formazione di qualità con una professionalizzazione di alto livello; – ha spiegato l’Assessora Pratelli – i nostri centri sono anche un’argine alla dispersione scolastica, e infatti alcuni sono situati in quartieri come Corviale, dove inaugureremo un nuovo centro in un palazzo riqualificato con i fondi del PNRR”. “Oggi guardiamo a quello che il mercato ricerca – ha aggiunto Parrucci – non più solamente i soliti corsi standard. Chiediamo alle aziende di che professionalità hanno bisogno, diventando ‘madrine’ brandizzando il corso; si fa la formazione in azienda e i ragazzi possono essere assunti dall’azienda stessa: sono già perfettamente formati, e grazie al sistema pubblico. Nell’ultimo anno le iscrizioni sono aumentate già del 20% Questo ci dice che la strada è quella giusta”.