La destra parlamentare ha respinto gli emendamenti presentati dalle opposizioni per eliminare i tagli e recuperare le risorse fondamentali per la realizzazione della tratta T1 Clodio-Farnesina della terza linea della metropolitana di Roma, da realizzare tra il 2026 e il 2032 insieme alla tratta T2 Colosseo-Venezia-Clodio. Nel corso della commissione Trasporti della Camera, si è avuta la conferma che per ora quel taglio è assolutamente confermato. Perché FdI, Lega e Forza Italia hanno fatto muro e bocciato tutti i tentativi del Pd di tornare alla situazione precedente, salvando la tratta. Nessun commento sulla questione si è udito in aula da parte dei parlamentari di FdI. Solo il “no” al ripristino di quelle risorse, che erano state già stanziate per realizzare le due ultime stazioni della linea, Auditorium e Farnesina, e che avrebbero evitato di creare un grande cantiere, dove calare le talpe, nel cuore del rione Prati. «Il taglio del 20% delle risorse per il completamento della metro C è una grave scelta contro la Capitale – hanno così commentato i deputati del Partito democratico, Andrea Casu e Roberto Morassut – la Linea C è la spina dorsale del trasporto della città, la linea metropolitana più lunga d’Europa, con 29 stazioni e 26 km, che collega l’estrema periferia con il centro storico e con la città oltre il Tevere». «Questa infrastruttura – hanno aggiunto i parlamentari del Pd- è la più importante in fase di realizzazione a Roma, non si tratta di un’opera ordinaria. In commissione Trasporti abbiamo chiesto al Governo di assumere un impegno per il reintegro di questi fondi già dal prossimo anno, ma neanche questa mediazione è stata accettata. C’è una scelta contro Roma che arriva da un Governo presieduto da una premier romana solo a parole, ma non nei fatti».