Il Sindaco Roberto Gualtieri ha presentato, presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium, il “Terzo Rapporto alla Città”, per raccontare il lavoro svolto e le sfide che attendono la Capitale. Come ogni anno, al Rapporto è associata una parola. Il primo anno era “ripartire”, con la riorganizzazione della macchina amministrativa, il varo del Piano Rifiuti e del Piano per la Mobilità, la ricerca delle risorse e la progettazione del Next Generation Rome, il grande piano di trasformazione da 14 miliardi di euro. Il secondo anno la parola era “trasformare”, con l’approvazione dei singoli progetti, l’apertura dei cantieri e la visione di una trasformazione profonda di Roma. Nel terzo anno, il Sindaco ha scelto come parola chiave “aprire”, perché in questo verbo c’è molto delle ambizioni e del futuro di Roma. “Innanzitutto aprire significa liberare e far respirare la città – ha spiegato – moltiplicare gli spazi pubblici, le piazze, le aree verdi e pedonali che stiamo restituendo ai cittadini via via che già nelle prossime settimane cominceranno a chiudersi i cantieri, dando sempre più centralità alla domanda di qualità della vita che arriva dalle persone. Ma aprire significa anche rendere la città più accogliente e attrattiva. Aprirla al mondo. Negli ultimi tre anni Roma ha conosciuto un vero e proprio boom di attenzione e di presenze. Il suo richiamo e la sua visibilità internazionale sono aumentati”. “Tra poco più di un mese, quando Papa Francesco aprirà la Porta Santa – ha continuato Gualtieri – la proiezione della città nel mondo sarà ancora più significativa. L’inizio dell’anno giubilare sarà un momento emozionante e di profondo contenuto spirituale per milioni di credenti e, insieme, una straordinaria occasione in cui Roma si aprirà alla comunità globale per parlare di pace, di fratellanza, di vicinanza ai più deboli, di transizione ecologica, nello spirito che Papa Francesco ha voluto dare a questo evento. Roma si apre, dunque. Il primo traguardo dell’opera di trasformazione della città era fissato per l’apertura del Giubileo. Manca ormai pochissimo. E oggi possiamo dire che Roma ce la sta facendo. È stata una corsa contro il tempo, ma la città sarà pronta. E consentitemi di ringraziare davvero tutti gli operai e le operaie, i professionisti, le ditte, i tecnici degli uffici pubblici e privati protagonisti di questa impresa. Oltre naturalmente alla Santa Sede, al Governo, alla Regione e alla Società Giubileo, con i quali stiamo dando una straordinaria prova di capacità collaborativa”. A proposito di aperture, il Sindaco ha annunciato l’inaugurazione della nuova Piazza Pia nella giornata del 20 dicembre e illustrato altre scadenze.