I volti della povertà estrema: gli homeless. Progettare un nuovo modello sociosanitario è l’iniziativa organizzata nell’Aula Fleming della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Roma Tor Vergata nata a seguito della ‘Notte della solidarietà’, iniziativa promossa dall’assessorato alle Politiche sociali e alla Salute in collaborazione con l’Istituto nazionale di statistica, alla quale l’Università ha partecipato come partner. Nell’aprile scorso, studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo dell’ateneo, in veste di volontari, hanno svolto un’attività di rilevazione sul campo per individuare e conteggiare le persone senza dimora che vivono per strada. L’esperienza ha messo in luce l’importanza di formare le nuove generazioni non solo sotto il profilo accademico, ma anche su quello della consapevolezza e dell’empatia, rendendoli cittadini responsabili e promotori di cambiamento. I volti della povertà estrema ha voluto favorire la riflessione significativa sull’importanza della medicina di strada. Essa non si limita a offrire cure sanitarie di base alle persone senza dimora, ma rappresenta un ponte fondamentale per avvicinare il sistema sanitario a chi, vivendo ai margini della società, non accede ai circuiti tradizionali di assistenza. Questo modello si distingue per la capacità di costruire un rapporto di fiducia con i più vulnerabili, intercettando e prevenendo situazioni di disagio, spesso non rilevabili altrimenti. “La Notte della solidarietà – ha affermato l’assessora alle Politiche sociali e alla Salute, Barbara Funari – potrà rappresentare ora un modello anche per altri Comuni. Con il supporto dei dati rilevati, possiamo programmare azioni più efficaci per interventi di politiche sociosanitarie integrate per accogliere i senza dimora. Mettiamo al centro ‘I volti della povertà’ perché questi volti li abbiamo incontrati davvero, con il contributo anche di tanti giovani volontari di Tor Vergata, nelle strade della Capitale. Solo con una responsabilità condivisa tra più istituzioni potremo cambiare davvero il volto della nostra città per renderla più accogliente e solidale e poter intervenire nella cura di tante fragilità. Questo incontro è un’ulteriore tappa della Notte della solidarietà per continuare nella collaborazione tra Roma Capitale e Università di Roma Tor Vergata”. “Crediamo sia fondamentale – ha sottolineato il rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron – formare nuove figure professionali capaci di operare direttamente sul campo, fornendo assistenza sanitaria e supporto sociale nei contesti più difficili. Questo approccio integrato non solo risponde a bisogni immediati, ma punta a favorire l’inclusione e a prevenire la cronicizzazione della marginalità. Integrando questi temi nei nostri percorsi formativi, ci proponiamo di educare gli studenti alla consapevolezza e alla responsabilità sociale, preparandoli a diventare promotori di cambiamento”. L’incontro ha ospitato gli interventi della direttrice generale di Roma Tor Vergata Silvia Quattrociocche e della direttrice generale dell’Istat Cristina Freguja, della prorettrice alle Politiche di innovazione sociale Rosaria Alvaro, del docente di Statistica sanitaria Leonardo Emberti Gialloreti, del Senior Statistician, World Bank Federico Polidoro, del dirigente di ricerca team Istat di coordinamento d’indagine Federico Di Leo, del responsabile tecnico dell’assessorato alle Politiche Sociali Giovanni Impagliazzo, delle studentesse di Scienze infermieristiche di Roma Tor Vergata Cristiana Friscini e Francesca Sabelli, del presidente Europe Consulting Onlus – Supporto organizzativo Alessandro Radicchi.