Gli alberi utilizzati durante le festività natalizie saranno ricollocati a terra e andranno ad accrescere il patrimonio verde di Roma. Un’importante iniziativa già messa in campo in passato e che tiene conto del fatto che gli abeti necessitano di cure particolari e di luoghi adeguati per la crescita. “Ringrazio l’Ordine degli Agronomi di Roma – dichiara Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale – per l’appello a non disperdere il prezioso patrimonio verde rappresentato dagli abeti natalizi. Stiamo facendo già da due anni questo lavoro. Abbiamo previsto che, al termine delle festività, le piante utilizzate vengano ricollocate a terra al fine di accrescere il prezioso patrimonio verde della città, non solo nelle aree centrali, ma soprattutto nelle zone più periferiche, dove c’è anche maggiore necessità di intervenire per contrastare gli effetti più gravi, derivanti dal combinato disposto della cementificazione edilizia con il clima che cambia ed il fenomeno dell’innalzamento delle temperature”. Dall’impegno per la ricollocazione delle piante, seguito dalla scelta di acquistare alberi in vaso con apparato radicale in modo da poterli poi mettere a dimora, è nata l’idea di ricostituire, nel Municipio VI, il bosco di Colle degli Abeti. “Tra il 15 e il 16 febbraio 2024 – prosegue l’assessora Alfonsi – abbiamo piantato 15 abeti di oltre 5 metri nell’area verde posta all’ingresso dell’omonimo quartiere, tra via Piero Corti e via Antonio Castagnaro. Questi alberi sono andati a migliorare il paesaggio e il decoro del territorio deturpato a suo tempo, dal grave e famoso incendio che bruciò tutti gli alberi, soprattutto abeti e pini del quartiere. Si tratta degli alberi che avevamo dato ai 15 Municipi di Roma in occasione del Natale, che alla fine delle feste abbiamo ripreso e piantato poi su questa collina, per rinverdirla e anche quest’anno faremo lo stesso. In merito all’idea di coinvolgere i privati, possiamo pensare di mettere in campo con AMA un’attività di consegna a gennaio, presso i centri di raccolta per poi far effettuare agli agronomi una verifica sulle condizioni delle radici e delle piante, al fine di procedere alla loro messa a dimora in luoghi adatti dove possano continuare a crescere in modo sano e sicuro”.