La Giunta capitolina ha approvato la delibera presentata dall’assessora all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi relativa al rinnovo del protocollo d’intesa tra Roma Capitale e il consorzio Coripet, finalizzato al potenziamento della raccolta e l’avvio a riciclo dei contenitori per liquidi alimentari in plastica PET attraverso l’installazione di appositi eco-compattatori. Il protocollo, che non comporta oneri per l’amministrazione prevede, anzitutto, l’ampliamento delle postazioni degli eco-compattatori attualmente posizionati presso stazioni della metropolitana, parchi comunali, supermercati, centri commerciali, in tutti i municipi della città, puntando anche ai mercati rionali. L’accordo, inoltre, prevede l’attivazione di campagne di informazione e sensibilizzazione con l’obiettivo di aumentare le quantità intercettate e l’organizzazione di raccolte selettive in occasione di grandi eventi. Verrà promosso il coinvolgimento dei Municipi per individuare i luoghi pubblici dove posizionare i nuovi compattatori. Per l’incentivazione della raccolta saranno, inoltre, studiati dei sistemi premianti come, ad esempio, scontistica con supermercati convenzionati e biglietti per i trasporti pubblici. Il Consorzio, oltre alla gestione e manutenzione dei contenitori, fornirà a Roma Capitale i dati sui quantitativi raccolti. Coripet garantisce che le bottiglie in plastica PET siano recuperate separate da altri flussi di materiali per ottenere materia prima seconda da utilizzare, attraverso le aziende consorziate, per la produzione di nuove bottiglie riducendo il consumo di energia, di materia prima e contrastando la produzione di rifiuti. Il Consorzio Coripet, nel quadro di un accordo sottoscritto nel 2020 a livello nazionale con l’Anci, ha attivato una filiera italiana chiusa per il riciclo del PET cosiddetta “bottle to bottle”, come previsto dalla Direttiva europea 904 del 2019 S.U.P. (Single Use Plastic) che fissa gli obiettivi del raggiungimento della raccolta e riciclo di bottiglie in plastica al 77% entro il 2025 e al 90% entro il 2029. La Direttiva, inoltre, prevede che dal 2025 le bottiglie in PET dovranno contenere almeno il 25% di PET riciclato. Obiettivi che vengono coerentemente confermati dal recente regolamento UE per la riduzione dei rifiuti da imballaggi (PPWR) che prevede, tra l’altro, la raccolta separata del 90% dei contenitori in metallo e plastica monouso per bevande entro il 2029. “Grazie all’attivazione di questo protocollo d’intesa con il consorzio Coripet Roma si pone all’avanguardia in Italia per la diffusione della filiera del recupero e riciclo della plastica PET ‘bottle to bottle’. Una proficua collaborazione, grazie alla quale sono stati ottenuti risultati importanti con gli 89 compattatori già dislocati in tutta la città che hanno consentito di intercettare e avviare a riciclo oltre 8,5 milioni di bottiglie”, dichiara l’assessora Sabrina Alfonsi.
“Con questo accordo vogliamo proseguire e rafforzare la cooperazione con Coripet per diffondere le buone pratiche del conferimento differenziato delle bottiglie di plastica come esempio concreto di economia circolare. L’accordo con Coripet si aggiunge alle collaborazioni avviate con diversi consorzi tra i quali Coreve, Comieco, Conou, Cial, che hanno dato vita a importanti iniziative. Un lavoro che inserisce nel quadro più ampio delle strategie delineate nel corso della conferenza ‘Roma Circolare’ che abbiamo organizzato nel marzo scorso, con la quale abbiamo voluto riunire i principali consorzi nazionali per avviare una preziosa interlocuzione sui temi dell’economia circolare e della transizione ecologica e sulle azioni necessarie a ridurre il consumo di materie prime attraverso il recupero e il riutilizzo dei materiali, sostituendo il concetto di rifiuto con quello di risorsa” conclude Alfonsi. “L’approvazione di questo protocollo – afferma il presidente di Coripet, Corrado Dentis – va nella giusta direzione che è quella della continuità. Raggiungere lo sfidante obiettivo nel 2025 di raccogliere il 77% di bottiglie in PET, si può centrare solo se tutti, Comune, cittadini, attività produttive collaborano insieme. Roma Capitale è sulla giusta strada e rappresenta un esempio virtuoso, da cui ci auguriamo altre grandi città possano prendere ispirazione”.