Taglio del nastro per “Casa Speranza”, inaugurata dall’Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari. La nuova Co-housing di Roma Capitale, aperta il 3 dicembre in via Odoardo Beccari, accoglie persone in situazione di maggiore fragilità e prive di risorse. Nella struttura, un appartamento di circa 200 mq sottratto alla criminalità organizzata, sono state realizzate 6 stanze singole per garantire riservatezza agli ospiti. Persone provenienti da diversi centri di accoglienza di Roma e prive di una dimora stabile. “Casa Speranza” ha un salone per i momenti comunitari, la cucina e una stanza adibita a lavanderia. Il servizio è gestito dalla cooperativa KCS Caregiver. L’Amministrazione capitolina ha già avviato sei cohousing e tre case alloggio, a cui ora va ad aggiungersi Casa Speranza. “Questo nuovo progetto trasforma in azione concreta il messaggio di Speranza di cui è testimone la nostra città attraverso il Giubileo; – spiega l’assessora Funari – un impegno al fianco di tanti anziani soli per rispondere all’appello che ci ha rivolto il Papa: che Roma continui a manifestare il suo vero volto, un volto accogliente, ospitale, generoso, nobile”. Funari sottolinea quanto sia necessario sostenere realtà come quella di Casa Speranza: “I cohousing, le comunità alloggio sono esperienze importanti e rappresentano un modello valido e rispettoso della dignità degli anziani. Sono realtà alternative alle Rsa, che già esistono, ma che hanno bisogno di essere riconosciute come modello positivo di assistenza residenziale sociosanitaria”. “Esiste la Legge 33 del 2023 – ricorda infine l’Assessora – che si propone di migliorare, con misure innovative e integrate, la qualità di vita degli anziani. Il quadro normativo ora ci aiuta, ma tutte le istituzioni devono fare la propria parte per evitare che non rimanga una realtà solo su carta. L’inaugurazione di Casa Speranza, proprio nei giorni dell’apertura del Giubileo, rappresenta un piccolo, grande passo in questa direzione”.