In ricordo della morte del giudice Paolo Borsellino il 23 luglio nella sede del Municipio VI a Tor Bella Monaca: convocazione di un’Assemblea Capitolina straordinaria.
Il 19 luglio 1992 moriva il giudice Paolo Borsellino ucciso brutalmente dalla mafia, con lui persero la vita tutti gli agenti della scorta. Come è stato fatto a Ostia il 23 giugno scorso per commemorare il giudice Giovanni Falcone, la Sindaca Virginia Raggi ha voluto ricordare Borsellino convocando un’Assemblea Capitolina straordinaria nella sede del VI Municipio di Roma, precisamente a Tor Bella Monaca. Non è un caso che sia stato scelto proprio questo quartiere periferico della capitale come luogo per discutere di criminalità organizzata. Nel terzo rapporto Mafie nel Lazio realizzato dall’Osservatorio Sicurezze e Legalità della Regione Lazio al dicembre 2017 sono stati rilevati 93 gruppi mafiosi attivi fra clan, famiglie, gruppi tradizionali, autoctoni e narcotrafficanti che usano il metodo mafioso. Dei 93 clan attivi nel Lazio, 50 sono presenti sul territorio della Capitale. Il Presidente del Municipio VI Roberto Romanella ha focalizzato il suo intervento partendo da questi numeri. Durante il discorso ha ricordato quando due anni dopo la morte di Borsellino l’allora Primo Ministro del Governo Italiano chiese alla sorella del magistrato: “Che cosa possiamo fare per sconfiggere la mafia?” Lei rispose: “siete al Governo e potete fare tutto quello che volete, ne avete il potere”. La replica è stata: “se ci lasciano lavorare”. Ma Rita Borsellino non si è lasciata intimidire e ha risposto: “anche mio fratello non lo lasciavano lavorare ma ha continuato lo stesso. Tant’è vero che qui è morto”. I dati che riguardano il VI Municipio sono drastici. E’ considerato il municipio più popoloso di Roma con la più alta presenza di stranieri e con il 40% dell’Edilizia Residenziale Pubblica di Roma. E’ il municipio più giovane ma con il più basso reddito pro-capite della Capitale. Nonostante la presenza dell’Università di Tor Vergata, si conta un laureato ogni 10 abitanti, un dato sconfortante se paragonato con gli altri municipi dove il rapporto è 1 ogni 2. Il degrado è visibile con servizi carenti, urbanizzazioni lasciate in stand by, cantieri aperti e mai terminati, strutture pubbliche al disfacimento, parchi abbandonati, impianti sportivi allo sbando. Dietro ad ogni simbolo di degrado, secondo quanto espresso dal Presidente Roberto Romanella, c’è una burocrazia inefficiente che non si preoccupa del disagio quotidiano di CIRCA 258 mila persone che vivono in periferia. Il VI Municipio è un luogo “ai margini” dove l’amministrazione capitolina è chiamata a concentrare tutte le sue forze per restituire ai cittadini un territorio “rigenerato”. E’ nel VI Municipio che il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il maggior numero di voti, è proprio qui che i cittadini hanno accordato la fiducia al partito attribuendogli il successo elettorale e questo Roberto Romanella lo ha ribadito energicamente. Lo Stato nel VI Municipio deve essere più presente e ognuno deve adoperarsi per fare del proprio meglio per strappare questo territorio all’illegalità.
L’intervento della Sindaca Raggi è stato altrettanto “forte” e chi meglio di lei in questo momento si sente chiamata in causa dopo tutto il trascorso di Mafia Capitale. I cittadini onesti che dicono “no” devono essere sostenuti dalle istituzioni e non vanno mai lasciati soli. La Pentastellata ha ribadito l’importanza di riconquistare le periferie seguendo gli insegnamenti di Borsellino e della sua scorta, perché la mafia a Roma esiste e la sua giunta non abbassa lo sguardo ma altrettanto devono fare i cittadini di Tor Bella Monaca e i romani. La Sindaca ha ricordato inoltre che recentemente ha fatto cancellare i murales dedicati ai boss mafiosi che capeggiavano sui muri delle palazzine di Tor Bella Monaca, in risposta alla oltraggiosa presa di potere prossimamente sarà dedicato alla memoria del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta un edificio o un parco a Tor Bella Monaca. Il 10 ottobre sarà inaugurato alla Romanina un parco intitolato ai 27 giudici uccisi dalla mafia e saranno piantati 27 querce in ricordo della loro memoria. Per la Sindaca Virginia Raggi queste iniziative sono simboli a dimostrazione dell’impegno che cittadini e forze politiche stanno mettendo per contrastare ogni forma di criminalità organizzata. Le sue parole sono state: “insieme possiamo cambiare le cose. Insieme possiamo farcela”.