Perché rivolgersi ad un osteopata?
In Italia la figura dell’osteopata si sta diffondendo sempre di più e tante sono le patologie trattate ed i benefici che derivano da un trattamento osteopatico. Se ciò è vero durante tutto l’arco della vita lo è anche in gravidanza. Ne parliamo insieme a Bruno Maria Camerani, osteopata e docente presso il CSOT di Roma.
Partiamo dal principio: cos’è l’osteopatia e chi è l’osteopata?
L’osteopatia è un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione sanitaria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi e per il trattamento. L’osteopata è un professionista che ha la possibilità, attraverso le sue competenze, di migliorare la qualità della vita delle persone. I risultati migliori si ottengono nell’ambito della prevenzione di tutti i disturbi apparentemente legati all’apparato muscoloscheletrico ma anche nella cura delle sintomatologie acute
Come agisce l’osteopata sulle donne in stato di gravidanza?
Lo scopo del trattamento osteopatico è quello di donare alla mamma un benessere ed un equilibrio che le permetteranno di vivere una gravidanza serena, accompagnandola ad un parto il più possibile naturale e privo di complicazioni. Attraverso un buono stato di salute della madre il bimbo potrà crescere in un ambiente sicuro e confortevole. L’osteopatia riserva una attenzione particolare a questa meravigliosa espressione di vita a due. Lavorando in maniera accurata ed estremamente piacevole l’osteopata si adopera per aiutare le due strutture a recuperare l’armonia necessaria ad una gravidanza sana e piacevole. Mediante un riequilibrio manuale della struttura corporea materna, un osteopata è in grado di liberare il corpo da fastidiose tensioni e rilanciarne i normali ritmi vitali
Quali sono i benefici che ne derivano?
L’osteopata si occupa di aiutare la donna a mantenere il miglior equilibrio possibile durante questi nove mesi e di preparare la pelvi ed il bambino al futuro impegno del parto. Rendendo elastico il pavimento pelvico ed il centro tendineo del perineo si può ad esempio evitare un travaglio doloroso ed un parto difficile riducendo enormemente la necessità di episiotomie. Esistono manovre di una delicatezza incredibile ma estremamente potenti che possono indurre con maggiore facilità il travaglio e riarmonizzare la posizione del feto all’interno del quadro osseo del bacino, favorendone la naturale discesa nel canale uterino.
Quando è il caso di rivolgersi all’osteopata durante la gravidanza e quali sono le patologie più trattate?
Il bambino che cresce nel grembo materno porta ad uno spostamento del centro di gravità associato ad importanti cambiamenti posturali, i quali saranno necessariamente integrati nell’equilibrio generale della nuova coppia. Le possibilità di adattamento sono davvero infinite ma a volte capita che qualche parte della struttura non riesca ad adeguarsi al cambiamento creando un conflitto funzionale, compatibile con la vita ma decisamente scomodo, energicamente dispendioso ed impegnativo da un punto di vista fisiologico (perdita di Equilibrio-Confort-Economia).Accade allora che sia la donna che il bambino soffrano per la perdita di questo confort strutturale, associando a questa situazione dei compensi fisiologici ed organici sia da una parte che dall’altra: il nascituro potrà ad esempio assumere delle posizioni anomale nel tentativo di sfuggire alle tensioni subite, mentre la donna potrà vivere dei disagi fisici come il mal di schiena, la cefalea, la nausea, il vomito, le alterazioni dell’umore o del ritmo sonno-veglia e perturbazioni vascolo-nervose che nel loro insieme potranno influire sulla formazione del piccolo ospite.
Parliamo del post termine (quando le contrazioni non arrivano), del travaglio e del parto, in che modo può agire l’osteopata durante queste fasi?
Lavorando sui plessi nervosi e sul sistema cranio sacrale è possibile stimolare o inibire alcune attività delle mucose e dei tessuti muscolari, rendendo più confortevole il travaglio e facilitando l’attività osteo-muscolare durante la fase del parto.
E dopo il parto? Perchè rivolgersi ad un osteopata?
L’osteopatia risulta utile nei mesi successivi alla nascita sia alla puerpera che al bambino, riarmonizzando la struttura ossea della pelvi dopo il passaggio fetale, migliorando notevolmente i disagi vascolari e muscolo tendinei occorsi durante le dilatazioni e le spinte del parto. La donna utilizza il suo corpo superando i limiti strutturali ai quali era stato abituato fino alla data del concepimento. Con il parto effettua quello che uno sportivo di alto livello compie durante una prestazione agonistica al limite delle possibilità strutturali. Ne consegue una fase di recupero estremamente importante e degna di attenzione, onde evitare l’insorgere di patologie funzionali post-parto quali: lombo-sciatalgie, cruralgie, ptosi viscerale, incontinenze, algie pelviche e vertebrali, edemi degli arti inferiori, prolasso dell’utero.
L’osteopatia risulta quindi essere un’ottima alleata in gravidanza e nei mesi successivi al parto sia per la donna che per il bambino, un’alleata che sicuramente vale la pena di provare!