E’ più vicino un vaccino-jolly universale contro l’influenza: basato su un anticorpo scoperto in cammelli, dromedari e lama, il vaccino è uno spray nasale che nei primi test condotti sui topi ha dimostrato di combattere con successo i virus influenzali di tipo A e B, i due principali responsabili della malattia negli esseri umani. Messo a punto nello studio guidato dall’istituto di ricerca californiano Scripps e pubblicato sulla rivista Science, il vaccino funziona come una sorta di coltellino svizzero in miniatura, teoricamente in grado di attaccare 60 diverse varianti dell’influenza.
E’ noto che i virus influenzali sono in grado di evolversi continuamente, cambiando ogni volta un biomarcatore esposto sulla loro superficie che è il bersaglio degli anticorpi: questo vuol dire che un vaccino creato per combattere una variante, molto probabilmente non andrà bene per le altre ed esaurirà velocemente la sua efficacia. Ora i ricercatori guidati da Nick Laursen hanno messo a punto un nuovo approccio, aggregando insieme in un unico anticorpo “multiuso” tante strutture di anticorpi diverse, riuscendo contemporaneamente a ridurre le dimensioni della proteina fino a scala nanometrica. L’ispirazione è arrivata da una simile classe di anticorpi prodotti dai camelidi, la famiglia a cui appartengono cammelli, dromedari, lama, alpaca e altri.