La difficoltà di lasciare andare le persone, la ritrosia al cambiamento, la resistenza alla trasformazione. Questo racconta “La prospettiva”, lo spettacolo scritto e diretto da Massimiliano Bruno, che sarà al Parioli, in prima nazionale, dal 26 marzo al 6 aprile 2025. Uno spettacolo in cui i personaggi si incontrano e scontrano più volte per cercare di prevalere sugli altri salvo poi cercare di affrontare al meglio la separazione dal passato. Tutto ruota attorno a un appezzamento di terreno seminato a basilico, zucchine, melanzane e spinaci. Un grande casolare di campagna abitato dai tre fratelli Bracaglia: Gino (Gianmarco Tognazzi) il più grande, vedovo inconsolabile e padre di Nina, un’adolescente introversa, ma con l’orecchio assoluto che le permette di suonare tutti gli strumenti. Tino, detto Zì Prete, scapolo e scontento. E Pino (Massimiliano Bruno), arrabbiato con la vita, sposato con Berta, sottomessa a un destino noioso. Una vita passata in quel campo, senza uscire mai e un mondo visto solo attraverso il computer, il cellulare e il tablet. I cinque rappresentanti della famiglia si sono tutti laureati grazie a una università americana online il cui valore non è però riconosciuto in alcun Paese al mondo. Possono solo aggiungere “dottor” o “dottoressa” sul biglietto da visita, che però non hanno mai stampato. E così le giornate si susseguono sempre uguali fino a quando si presenta al campo una donna misteriosa, la dottoressa Nives che, con piglio imprenditoriale, propone alla famiglia Bracaglia di vendere il terreno alla società che rappresenta. C’è un super progetto da realizzare in quella campagna, un centro che valorizzerà la regione e produrrà numerosi posti di lavoro. Per la famiglia ciò vorrebbe dire tanti soldi e la possibilità di andare via da quella campagna-prigione. Però i Bracaglia rifiutano la proposta, mentre invece tutti gli altri proprietari terrieri intorno a loro iniziano a vendere. Finché succede qualcosa che li mette in una grossa crisi e da quel momento tutto cambia.