Il calendario 2024-2025 al Teatro Parioli sarà caratterizzato anche per i suoi eventi in programma. Tra gli appuntamenti di novembre il 25 andrà in scena “L’erborista” (una storia nera, quasi vera) scritto da Patrizio Pacioni e Federico Ferrari, regia di Silvio Buccafusca, per l’interpretazione di Andrea Zanacchi, Giovanni Giacomini, Martina Giannini, Francesca Marti ed Elena Marrone. Coproduzione EnfiTeatro e Associazione Le Ombre di Platone ETS. Un autentico manifesto contro le violenze di ogni tipo, prima tra tutte quella di genere. A dicembre, il 2 e il 3, sono previste due serate con “Etilene per tutti”, un progetto degli Zois nato su sette inediti di Roberto Roversi: sette testi per canzone scritti da Roversi per Lucio Dalla, mai musicati né pubblicati. Nessuno sa se Dalla li abbia mai ricevuti, se li abbia mai trasformati in canzoni o se invece siano stati scritti quando la collaborazione tra di loro si era già interrotta. Quel che è certo, è che dagli anni ’70 questi testi sono rimasti lì ad aspettare. Il 5 dicembre debutterà “Vito Carnale [Centripeta]”, trascendenza disturbante in atto unico, di/con Egidio Carbone Lucifero. Vito Carnale è un uomo insolente, aspro, patetico. Combina le parti del suo sé scisso, in modo imprevedibile, sfrontato, inclemente, rude, ironico. Una pluralità felicemente dissennata. E’ l’essenza spietata e sovversiva dei margini della vita. Lo spettacolo debutta in prima europea al festival di Avignone. Il 6 dicembre appuntamento con “Primo debutto di Giordano e Paragone”. Mario Giordano e Gianluigi Paragone per la prima volta insieme per uno spettacolo contro il politicamente corretto e contro il modernamente corrotto. Uno spettacolo dove l’identità e gli insegnamenti dei nonni acquistano una nuova vitalità in contrasto con chi parla di fluidità sessuale, contaminazioni religiose e culturali. Giordano e Paragone insieme per denunciare chi sta spostando gli interessi verso la finanza a scapito dell’economia reale. Si arriva così al 7 e 8 dicembre, quando sarà di scena “Tre sul terrazzo” di Patrizio Pacioni, regia di Francesco Branchetti. Con: Nadia Rinaldi, Salvo Buccafusca e Andrea Zanacchi. Un riflettore puntato, tra ironia e dramma, oltreché sulla crescente invadenza esercitata dai media, anche e soprattutto sull’ambiguità, la fragilità e la sostanziale insicurezza che affliggono i rapporti interpersonali di questo primo scorcio di terzo millennio. Ad aprile, il 14 e il 15 sarà in scena “L’onorevole, il poeta e la signora”, con Lorenzo Flaherty, Francesco Branchetti e Isabella Giannone. Musiche di Pino Cangialosi, regia di Francesco Branchetti. Una commedia esilarante del commediografo romano Aldo De Benedetti, conosciutissima anche all’estero. Un onorevole, Leone, è molto attratto da Paola, un’elegante e scaltra giornalista. Una sera l’onorevole riesce ad invitarla a casa, ma non combinerà nulla, la donna lo provocherà, ma lo metterà continuamente in imbarazzo. Andata via la giornalista, Leone scopre che in casa sua si è introdotto un uomo, Piero un poeta squattrinato che, nascosto dietro la tenda, ha ascoltato le sue conversazioni. Una commedia grottesca attualissima. Il nuovo direttore artistico del teatro è Massimiliano Bruno.