L’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti ha partecipato al convegno “Le vie dell’acqua”, nella sessione intitolata “I fiumi e le città. Progetti e sguardi al futuro. Dialogo tra Torino, Roma e Saragozza” organizzato dall’assessorato alla Cura della città, Verde pubblico e Fiumi della Città di Torino. Cultura, sostenibilità e innovazione sono state le parole chiave al centro dell’evento che si è tenuto giovedì 12 dicembre presso Palazzo Madama. Le Vie dell’acqua, organizzato dall’Ufficio Regionale per la Scienza e la Cultura in Europa dell’UNESCO insieme alla Riserva della Biosfera di PoGrande e in collaborazione con Fondazione Torino Musei e Città di Torino, è stato il momento conclusivo che ha riunito a Torino esperti di acque e bacini fluviali, gestori dei siti delle riserve della biosfera e rappresentanti dei comitati nazionali MaB provenienti da tutta l’Europa sudorientale. Il workshop sui fiumi ha rappresentato un’importante occasione di dialogo tra le tre città, unite da un forte legame con i loro fiumi e da visioni condivise per il loro rilancio. Moderati dal giornalista Carmine Festa, hanno partecipato al dibattito Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Tatiana Gaudes, assessora all’Ambiente della Città di Saragozza, e Francesco Tresso, assessore della Città di Torino. Sono stati condivisi progetti e strategie che valorizzano i fiumi come risorse fondamentali per lo sviluppo, riflettendo sulle sfide future, evidenziando l’importanza di integrare i fiumi nelle politiche urbane con un approccio innovativo e sostenibile, tenendo conto dei cambiamenti climatici in atto. “Un dialogo stimolante con la città di Torino che ringrazio per l’ospitalità e con la città di Saragozza sul ruolo dei sistemi di Fiumi all’interno delle città; – ha dichiarato l’Assessora Alfonsi a margine del convegno – un’occasione importante per raccontare quanto Roma capitale sta facendo per valorizzare il Tevere, con i cinque parchi d’affaccio che inauguriamo a primavera 2025, ma anche per condividere buone pratiche e visioni di città sostenibili”.