Roma Capitale ha dato vita a un’iniziativa pionieristica che ha coinvolto circa 100 aziende locali, permettendo loro di intraprendere un percorso gratuito e collettivo per diventare Società Benefit. I risultati della prima edizione del programma innovativo, sviluppato dall’Assessorato Attività Produttive e Pari Opportunità attraverso la Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma, in collaborazione con NATIVA, sono stati presentati al Campidoglio. All’evento La Roma del futuro sarà un’Impresa Comune hanno presenziato il Sindaco Roberto Gualtieri e l’Assessora Monica Lucarelli. L’iniziativa ha coinvolto relatori di spicco come Stefano Zamagni, Professore dell’Università di Bologna; Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell’ASviS; Giovanna Gregori, Direttore Esecutivo di AIDAF; Lara Ponti, Vicepresidente di Confindustria; Lorenzo Fioramonti, ex Ministro dell’Istruzione; Mauro Del Barba, Presidente di Assobenefit e promotore della legge istitutiva delle Società Benefit e il Co-fondatore di NATIVA Paolo Di Cesare. Grazie al programma innovativo, quasi il 40% delle imprese partecipanti ha completato con successo la trasformazione, con risultati concreti: in un solo anno il numero di Società Benefit nella Capitale è cresciuto del 15%. Un risultato beneaugurante per l’ambizioso traguardo di fare di Roma la capitale mondiale delle società sostenibili. Un obiettivo che è alla portata della città, e sul quale l’amministrazione scommette, puntando anche sull’attrattività internazionale del modello. Questo modello innovativo ha infatti reso la sostenibilità accessibile anche alle piccole imprese, dimostrando che non è un privilegio riservato alle grandi aziende. Le realtà coinvolte spaziano tra settori diversi, dall’abbigliamento all’edilizia e design, dall’alimentare al packaging, fino alla consulenza aziendale, ai servizi culturali e alla formazione, rappresentando appieno la ricchezza e la varietà del tessuto economico capitolino. “Con Roma Impresa Comune, la Capitale si afferma come un laboratorio internazionale di innovazione imprenditoriale, dove profitto e impatto positivo su ambiente e società si integrano in un modello unico. Questa best performance renderà Roma non solo un punto di riferimento per un modo di fare impresa inclusivo e sostenibile, ma anche una città sempre più attrattiva per investitori e professionisti attenti ai criteri ambientali, sociali e di governance (ESG),” ha dichiarato l’Assessora Monica Lucarelli. “È una soddisfazione aver contribuito al percorso di queste imprese. Sono tutte impegnate in progetti importanti in uno spirito di coprogrammazione con la società civile fondamentale per la trasformazione della nostra città nel segno di una sostenibilità ambientale sociale e di una capacità di collegare tra loro crescita economica e sviluppo sociale e civile. Le clausole più ricorrenti riguardano l’inclusione sociale e le pari opportunità, la sostenibilità ambientale, l’innovazione responsabile, la valorizzazione delle comunità locali attraverso progetti sociali, culturali e di rigenerazione urbana. Sono convinto dell’importanza dell’unità e della peculiarità della visione che stiamo portando avanti con il modello Roma Impresa Comune” ha sottolineato il sindaco Gualtieri.