Continua la nostra inchiesta sulle ombre che avvolgono il sequestro dell’evento dell’Estate Romana in VI Municipio denominato Roma Capital Summer. Questa volta è una sentenza del Giudice di Roma a certificare l’abuso amministrativo eseguito dalla Polizia Locale nei confronti dei commercianti che operavano all’interno della manifestazione.
Con questa sentenza il Giudice Anita G. P. Grossi annulla la determinazione dirigenziale ingiuntiva di Roma Capitale e condanna la stessa al risarcire le spese del giudizio.
Entrando nel dettaglio, la Polizia Municipale di Roma Capitale, asserendo che i commercianti fossero sprovvisti di idonea documentazione, redigevano una serie di verbali e sanzionavano ciascun commerciante al pagamento dell’ingente somma di €3.999,60.
Così si legge nei verbali della Polizia Locale: “violazione degli artt. 12 e 20 e 1 L.R. 21/06 perché in Roma, Via dell’Archiginnasio, area privata aperta al pubblico esercitava l’attività di somministrazione in occasione della manifestazione Roma Capital Summer senza aver presentato la prescritta autorizzazione (SCIA)”.
Il Giudice, al contrario, ha accertato che lo standista fosse in perfetta regola ed era “munito di autorizzazione Amministrativa per il Commercio su Aree Pubbliche nel settore Alimentare e somministrazione di cibi e bevande”.
Ad oggi possiamo constatare, con questa ennesima sentenza, che sono molte le irregolarità intraprese dalla Polizia Locale di Roma Capitale nei confronti della manifestazione Roma Capital Summer. Manifestazione che poteva essere un fiore all’occhiello per l’intero territorio, dove per la prima volta i cittadini della periferia avrebbero potuto godere di momenti culturali, ludici e di intrattenimento del tutto gratuiti, senza doversi recare al centro della città.
Roma Capitale, che nessun costo avrebbe sostenuto per detta iniziativa culturale, si trova ora costretta a pagare spese legali a causa di un comportamento, per usare una espressione gentile, “negligente” da parte del personale della Polizia Locale di Roma Capitale.
Chi li pagherà? Ovviamente noi cittadini! Oltre il danno, anche la beffa.
Sicuramente il tempo ci riserverà altre sorprese.