Purtroppo l’attuale situazione sanitaria costringe tutti, teatro compreso, a misure di prevenzione come la misurazione della temperatura corporea all’ingresso e il distanziamento, da cui deriva la conseguente notevole riduzione di posti, normalmente intorno ai quattrocento suddivisi in due sale, ora disponibili solo nella misura del 30%. A questo si accompagnano altre misure che è possibile leggere sul sito stesso del teatro: “Accesso consentito con mascherina. Nel rispetto delle prescrizioni è preferibile prenotare e ritirare i biglietti con anticipo per evitare assembramenti. Informiamo, inoltre, che non è possibile sostare nel foyer e che i distributori automatici non saranno in funzione”.
Naturalmente le misure vengono adottate anche per quanto riguarda gli artisti, quindi questi mesi di programmazione del teatro unlocked hanno dato ampio spazio al cinema, a monologhi e alle performance, sia teatrali che musicali, in grado di consentire l’osservazione delle misure di sicurezza anche sul palco.
Alcuni appuntamenti da segnalare:
– 29 luglio “Giovani concertisti, Bianca Maria Fiorito” a cura di Roma Sinfonietta;
– dal 31 luglio al 2 agosto “Elisabetta I, le donne e il potere” di David Norisco, con Maddalena Rizzi, regia Filippo D’Alessio;
– 13 agosto, in deroga alla chiusura, “Nota stonata” di Didier Caron, con Giuseppe Pambieri e Carlo Greco, regia Moni Ovadia.
E ancora a settembre tante date e tanti spettacoli, una riapertura, quella del Teatro Tor Bella Monaca, che rappresenta la speranza e la volontà di tornare a vivere una quotidianità fatta di arte, teatro, musica, cultura in genere, valori sempre più spesso relegati al margine della vita, della spesa e della previsione di spesa dalla nostra classe politica e non solo. Eppure sono in realtà elementi, questi, fondamentali del nostro essere, basti pensare al lockdown: chi ci ha tenuto compagnia in quei giorni se non un buon libro, le nostre canzoni preferite, i film che non avevamo mai avuto il tempo di vedere, oppure quelli visti e rivisti ma sempre belli da rivedere ancora una volta? Molti di noi che hanno trascorso quei mesi chiusi in casa, come avrebbero vissuto senza nulla di tutto ciò?
“La cultura è un bene comune primario come l’acqua: i teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti!” M° Claudio Abbado.
Claudia Caoduro