“Se ci fermiamo noi si ferma il mondo”. È questo lo slogan del flashmob organizzato da Non Una di Meno davanti a Montecitorio per per la Giornata Mondiale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Le attiviste, che indossavano fazzoletti fucsia, il colore del movimento, sopra le mascherine nere, hanno portato il conto al governo esibendo cartelli con gli scontrini del lavoro non pagato delle donne. La pandemia ha portato ad un aumento vertiginoso delle violenze domestiche, negli 89 giorni di lockdown secondo i dati Istat una donna è morta ogni due giorni, e del lavoro di cura. La gestione dell’emergenza si è retta sul lavoro gratuito delle donne: dall’accudimento dei minori all’amministrazione del piano econimico familiare.
La mobilitazione ha voluto portare all’attenzione i dati drammatici della violenza maschile. in una giornata che è stata segnata da altri due femminicidi. A Padova un uomo di 40 anni ha ucciso la moglie con una coltellata al petto e in provincia di Catanzaro una donna è stata ammazzata da un ex amante che ha poi cercato di occultare il corpo gettandolo tra gli scogli. Una nuova manifestazione di “Non Una di Meno” è prevista per sabato 28 novembre alle 16 a Piazza del Popolo.