Il Comitato nazionale familiari RsA e Rsd, nato da poco, ha denunciato come la situazione nelle strutture del Lazio sia ancora drammatica, in molte di esse mancano sia i protocolli di sicurezza che il personale. Molte case di riposo, a distanza di mesi, non si sono ancora attrezzate con reparti e percorsi sperati per evitare i contatti tra i positivi e non. Una situazione che grava ulteriormente sul personale sanitario, già carente, che rischia di contagiarsi.
Non ci sono dati ufficiali, quel che è certo che sono centinaia gli ospiti delle Rsa che sono stati contagiati in tutto il Lazio. Ne sono un esempio i focolai della Domus Aurea di Itri, dove si sono ammalati tutti i 71 degenti presenti, e quello ai Castelli Romani con 41 casi di positività nella Mater Dei di Ariccia. Il comitato nazionale ha anche denunciato come in questa seconda ondata poco si stato fatto anche per permettere le visite in sicurezza dei parenti ai propri cari che spesso soffrono di patologie gravi.