Allumiere è situata sui monti della Tolfa, a 522 metri di altitudine sul livello del mare , e dista circa 90 km da Roma. Nel suo territorio scorrono il fiume Mignone e il Marangone. Il nome della cittadina deriva dalla presenza in zona di parecchi giacimenti di alunite da cui si estraeva l’allume, un sale che in passato rivestiva una notevole importanza nell’industria tessile e della carta dove era utilizzato per fissare i colori ma anche per la conservazione delle pelli durante la loro lavorazione.
La scoperta dei giacimenti di questo minerale avvenne intorno al 1460, nei pressi dell’attuale frazione di La Bianca ad opera di Giovanni da Castro un funzionario dello Stato Pontificio e lo sfruttamento industriale dei giacimenti proseguì per oltre tre secoli seguendo la tecnica dello scavo a cielo aperto, che alterò pesantemente la fisionomia del paesaggio che anche oggi rivela le spaccature ed i crateri praticati per l’estrazione del materiale. Intorno alla fine del 1700 le sorti delle cave andarono peggiorando anche per la scoperta dell’allume artificiale fino alla chiusura definitiva degli impianti avvenuta nel 1941.
Una bella escursione da fare è quella all’Antico Acquedotto Traianeo Innocenziano che portava l’acqua dalle colline retrostanti Allumiere fino al centro città. Non ci sono tratti monumentali all’esterno ma la vegetazione che lo avvolge lo ha in qualche modo preservato e reso unico.
Una manifestazione folcloristica che ogni anno ad agosto richiama nel Comune tanti visitatori da ogni parte del Lazio e dalle zone limitrofe è il Palio delle Contrade. La manifestazione è parte integrante della tradizione locale e costituisce senza dubbio un polo di attrazione turistica anche per i numerosi villeggianti che trascorrono le loro vacanze nelle vicine località marine. (Fonte visitlazio.com)