Ad ovest del lago di Bracciano, a 59 Km da Roma, sui monti Sabatini sorge Canale Monterano che si sviluppa in un territorio ricco di valli profonde e di numerosi corsi d’acqua, il principale dei quali è il torrente del fiume Mignone. Il paese si caratterizza per i resti di una delle città abbandonate più belle del Lazio, l’antica Monterano, dove sono ancora visibili i resti di un castello, di una chiesa e di uno straordinario acquedotto romano ad arcate. Gian Lorenzo Bernini è l’artefice dei monumenti in arte barocca presenti nell’antica città abbandonata.
A Monterano è presente il complesso termale delle terme di stigliano, acque conosciute sin dall’epoca etrusca, ma furono i romani a comprenderne gli effettivi benefici. Di natura salso-iodico-sulfurea, con una temperatura che varia dai 36 gradi della fonte di Bellezza ai 58 gradi del Bagnarello le acque possiedono numerose proprietà curative.
L’Eremo di Montevirginio, convento in stile rinascimentale integrato armonicamente con l’ambiente naturale circostante, presenta all’interno un ampio chiostro con giardino e una grande vasca nel mezzo e ricorda le tipiche strutture conventuali dell’epoca. Oggi la struttura è luogo di silenzio ed accoglienza per giovani gruppi e per ritiri spirituali.
La cucina tradizionale di Monterano, e quella tipica della maremma laziale, immancabili le pappardelle ai funghi o al sugo di cacciagione, molto buone le carni degli allevamenti bovini diffusi nel territorio, ma anche di lepre e cinghiale. L’olio è un condimento che in tavola non manca mai come anche il pane di Monterano, l’ottimo vino delle colline spesso accompagna i gustosi formaggi caprini degli allevamenti bradi. (Fonte visitlazio.com)