Sui monti Sabini, in posizione dominante sulla ramificata valle del torrente Ferrata, sorge Cineto Romano, piccolo paese distante 75 chilometri da Roma. D’inverno conta neanche 600 abitanti, d’estate circa 3000.
Chiamato Scarpa fino alla fine del XIX secolo, Cineto Romano è stato per lungo tempo dominio feudale. “Ostium no Hostium”, ovvero “Non è la porta dei nemici”: è la scritta che compare su antica lapide del 1556 all’ingresso del Castello Orsini che domina il paese.
L’abitato si compone della parte antica del paese, tutta arroccata intorno al Castello degli Orsini e da una parte nuova e residenziale. Il Castello Baronale, eretto nel XI secolo, imponente e superbo, conserva ancora intatto il fascino del tipico castello medievale; guarnito di feritoie sormontate da merli ghibellini, sovrasta tutta la vallata.
Visitando il maniero, per un’ampia scalinata si giunge all’antico posto di guardia, che fu l’ingresso principale al castello e sulla cui torretta era stata posta la campana civica, la quale venne sostituita nel sec. XV dal grande orologio comunale, che si ammira ancora oggi. Poi, passando per una piccola piazzetta, dove una vecchia fontana zampilla la pura acqua cinetese, si giunge all’imponente e rustico portone che conduce al cortile interno del castello.
Vanno annoverate le chiese di san Giovanni Battista e di santa Maria delle Grazie, merita di essere visitato il Pozzo delle Morge, uno scavo a cielo aperto profondo 50 metri e con un diametro di 3 metri e, per gli amanti delle passeggiate e dello sport naturalistico, segnaliamo il percorso turistico “Madonna del lago”.
La tradizione a tavola è legata alla cucina romana. Tra le particolarità sono degne di nota: le fettuccine alla papalina, una variante della carbonara, i cuori di carciofo alla maggiorana, la mozzarella fritta e la trippa alla romana. (Fonte visitlazio.com)