A 30 km da Roma, sulla via Appia troviamo Genzano, conosciuto per essere la “città del pane” e soprattutto per l’infiorata. Il borgo si adagia a ventaglio su un altopiano lavico, da un lato si affaccia sulla pianura che si estende fino al mare, dall’altro sul cratere di origine vulcanica del lago di Nemi, raggiungibile da una strada panoramica. Clima ottimale, verdi parchi, arte e cultura, fanno di Genzano una delle mete preferite per le gite fuori porta tra i Castelli Romani.
Genzano è noto come il paese dell’infiorata, una manifestazione di carattere religioso e folclorico che si replica ogni anno, dal 1778, in concomitanza con il Corpus Domini. Il paese, lungo l’antica via Livia, si trasforma in un lungo tappeto floreale, per oltre 2000 metri. La tradizione che si tramanda di padre in figlio, usa i petali dei fiori per comporre sul selciato della strada veri e propri quadri disegnati secondo un tema diverso per ogni anno. Per la realizzazione occorrono almeno 350.000 fiori. I petali sono utilizzati come i colori di una tavolozza: il giallo della ginestra, l’azzurro della torrena, il rosso dei garofani. Lo “spallamento”, alla fine della festa, è fatto dai bambini che, correndo dalla scalinata della chiesa di Santa Maria, disfano i quadri infiorati.
Un “tridente verde” di ampi viali alberati collega le aree del paese, come Palazzo Ducale, il Duomo vecchio e Colle Pardo. Patrimonio storico-paesaggistico di notevole interesse è il Parco Sforza Cesarini, romantico giardino all’inglese dedicato alla consorte di Lorenzo Sforza Cesarini, la duchessa Carolina Shirley.
In questo incantevole paese sono molte le chiese da visitare tra cui la Chiesa della Santissima Annunziata, la Chiesa della Santissima Trinità e la Chiesa di Santa Maria della Cima, cuore pulsante della vecchia Genzano, che domina dall’alto l’intero paese.
Tra i prodotti tipici di Genzano c’è la pagnotta con “baciatura ai fianchi” o filoni rotondi e lunghi, il pane casareccio di Genzano, marchio I.G.P. è un prodotto tipico della tradizione gastronomica locale. (Fonte visitlazio.com)